Una Serie A tra le ultime della lista; quello che due decenni fa era considerato senza dubbio il miglior campionato del mondo, capace di attirare i più grandi talenti calcistici al suo interno grazie ad investimenti importanti e mirati, oggi è da considerarsi una ‘cenerentola’ a livello finanziario e di prestigio. Colpa di una recessione enorme, di piani strategici non oculati ne’ futuribili, di società ed investitori deboli rispetto al resto dell’Europa.
I numeri dicono molto su questa crisi del nostro calcio, basti pensare che i ricavi di Real Madrid e Bayern Monaco sono circa 200 milioni in più di quelli della Juventus, la migliore delle italiane. Ed il Milan? Numeri shock quelli proposti dalla Gazzetta dello Sport nella ricerca odierna; i rossoneri nell’ultimo bilancio possono vantare sì guadagni per 224 milioni, cifre seconde solo a quelle della Juve già citata, ma anche dei costi di gestione altissimi che si ergono a ben 289 milioni. Bilancio evidentemente in perdita, colpa di un monte stipendi altissimo e di ammortamenti pari a una quarantina di milioni annui.
La nota lieta per la società di Silvio Berlusconi riguarda l’aspetto commerciale: ben 80 milioni di euro entrano nelle casse di Milanello grazie a questa voce, complice l’ottimo lavoro della figlia Barbara in tale ambito. Ma per il resto sono numeri lontani anni luce dalla gestione virtuosa di una decina d’anni fa, quando tra sponsor, incassi di San Siro e calciomercato il club rossonero chiudeva con un bilancio sempre positivo e ricco. Urgono nuovi investimenti per far guarire il Milan ed il calcio italiano in generale.
Redazione MilanLive.it