Pierre Emerick Aubameyang è da tempo un rimpianto per il Milan, visto che passò per il settore giovanile rossonero e non gli fu poi data fiducia in ottica prima squadra. Dopo alcuni prestiti a Digione, Lilla e Monaco dai quali poi torna indietro, nel 2011 si è trasferito al Saint Etienne che a fine stagione lo ha riscattato per circa 1,5 milioni di euro. Un super affare per il club francese, visto che nel 2012 il giocatore è stato rivenduto a 13 al Borussia Dortmund e oggi ne vale almeno 50.
Va detto che ai tempi del Milan l’attaccante classe 1989 non sembrava avere il potenziale del campione e anche i primi prestiti in Francia avevano fatto sorgere dei dubbi. Però tra Sain Etienne e Borussia Dortmund c’è stato un salto di qualità notevole del ragazzo e non a caso oggi diversi top club se lo contendono a suon di milioni.
Yvan Le Mee, agente di Aubameyang, è intervenuto ai microfoni di Le 10 Sport per parlare anche dei trascorsi rossoneri del suo assistito e non sono mancate frecciatine: “Mi fa impazzire che alcuni giornalisti e osservatori dicano che lui all’inizio in Francia avesse i piedi quadrati e non possedesse qualità tecniche. Come si possono dire certe sciocchezze? Aveva finito il Campionato del Mondo per Club Under 17 da capocannoniere con il Milan, segnando 5 gol in 6 partite. Poi ci siamo resi conto che nella Primavera rossonera non giocava perché l’allenatore preferiva i giocatori italiani e ha messo da parte Aubameyang. A quel punto abbiamo parlato con il Digione e il Milan, dopo sei mesi di forzatura, accettò il prestito. A Digione il ragazzo dai piedi quadrati fece 8 gol e 8 assisti in 19 partite. Quanti giocatori lo fanno a quell’età?“.
Il procuratore dell’attaccante gabonese dunque spiega come andarono le cose ai tempi del Milan, che non credette in lui e lo lasciò poi partire troppo facilmente. Inoltre Le Mee si sbilancia nel confrontare la stella del Borussia Dortmund con altri attaccanti: “Oggi Aubameyang, per me è il quinto miglior attaccante del mondo dietro alla MSN e Ibrahimovic. E’ meglio sia di Lewandowski che di Aguero! E’ un bravo ragazzo, un lavoratore. Le qualità tecniche le ha sempre avute. Attraverso il duro lavoro, è diventato quello che è. Ma non si raggiunge questo livello senza enormi qualità alla base“.
Redazione MilanLive.it