Tutt’altro che positiva la prestazione dell’arbitro Paolo Tagliavento e dei suoi assistenti nella direzione di Milan-Lazio, posticipo della 30.a giornata di campionato. In una domenica ricca di errori arbitrali, anche il fischietto ternano non è esente da colpe come spiega l’analisi degli episodi da moviola fatta oggi dal Corriere dello Sport.
Milan e Lazio protestano entrambe per vari episodi, a cominciare dal dubbio contatto in area laziale tra Keisuke Honda e l’olandese Hoedt, che appare in vantaggio sul 10 rossonero ma lo sgambetta in corsa. Intervento forse involontario ma molto dubbio che Tagliavento non vede perché girato verso il centro del campo. Ben più evidente il fallo di Marco Parolo su Riccardo Montolivo a gamba tesa: punizione concessa al Milan ad inizio ripresa, ma il replay evidenzia come l’intervento scomposto fosse sulla linea, quindi dentro l’area biancoceleste: era rigore o al massimo punizione a due in area.
Proteste biancocelesti giustificate sia sull’angolo non concesso clamorosamente da Tagliavento e dal guardalinee Di Fiore dopo la super parata di Gigi Donnarumma su Felipe Anderson: c’era addirittura la doppia deviazione, di Abate in scivolata e del portiere rossonero con le mani. Giusta l’espulsione di Senad Lulic, reo di aver commesso due falli da ammonizione sulle ripartenze milaniste. Infine poteva starci il rigore nel finale per la Lazio: mani di Cristian Zapata su un rimpallo con Djordjevic, il colombiano non fa nulla per evitare il contatto anche se è molto ravvicinato.
Redazione MilanLive.it