Ennesima chance sprecata. Berlusconi guardi allo specchio il colpevole

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Ennesima occasione sprecata per il Milan, lo ha detto anche Sinisa Mihajlovic nel post partita. Contro la Lazio è finita solo 1-1 a San Siro, ma c’era la chance per tornare fare bottino pieno e ridurre a quattro lunghezze la distanza da Fiorentina e Inter. Purtroppo una volta ancora i rossoneri hanno deluso.

Avevamo auspicato una reazione dopo gli stop contro il Sassuolo e il Chievo Verona, però alla squadra è mancata la forza necessaria per riuscire a vincere. In parte ci si è messa anche la sfortuna, visti i due legni colpiti da Giacomo Bonaventura. Però non c’è stata abbastanza cattiveria nell’andare a cercare il gol del 2-1, neppure quando gli avversari sono rimasti in inferiorità numerica.

In fase di costruzione di gioco si fatica sempre molto: la manovra è lenta, troppe volte si sbagliano i passaggi e non sempre i movimenti sono quelli corretti. Mihajlovic più volte sottolinea che la squadra crea molto, però spesso si tratta di iniziative dei singoli e non di azioni frutto di trame di gioco elaborate. Sicuramente la squadra potrebbe fare qualcosa di meglio, ma bisogna anche fare i conti con il tasso qualitativo dell’organico. A centrocampo manca un regista, cosa che ripetiamo da mesi, anzi anni.

Adriano Galliani nel pre-partita ha evidenziato che Riccardo Montolivo è l’unico costruttore di gioco della squadra e viene da chiedersi perché, consapevole di ciò, non si sia agito in sede di campagna acquisti per acquistare un giocatore con determinate caratteristiche tecniche. Senza dimenticare poi che in questa stagione il capitano rossonero si è rivelato più abile in fase di interdizione che in quella di costruzione. Mihajlovic avrà pure delle responsabilità se il gioco non è abbastanza efficace, ma va detto che senza i centrocampisti adeguati non si può pretendere il tiki-taka.

E non si possono pretendere performance spumeggianti neppure quando il presidente di una squadra di calcio passa il tempo a delegittimare il proprio allenatore destabilizzando un gruppo che ha ormai capito che Sinisa al 99% non verrà confermato, anche se i giocatori per la maggior sono schierati dalla sua parte. Silvio Berlusconi ha deciso di scaricare il serbo, addossandogli le colpe di una stagione non soddisfacente. Stessa sorte capitata agli allenatore precedenti. Il giochino è ormai noto: incolpare gli altri per far passare se stesso come “vittima” di tecnici poco capaci di far rendere al meglio un Milan che, solo per lui e pochi intimi, sarebbe invece da terzo posto.

Sicuramente in molti hanno potuto vedere l’intervento che Berlusconi ha effettuato nel pre-partita di ieri ai microfoni di Carlo Pellegatti per Premium Sport (qui il video). Tre quarti di intervento dedicati alla politica, giusto per ribadire quelle che sono le sue priorità, non da oggi. Quando si passa poi a Mihajlovic, il presidente ha un atteggiamento molto di sufficienza e poco rispettoso. Normalmente bisognerebbe sostenere il tecnico per favorire anche una maggiore serenità dell’ambiente, condizione importante per raggiungere risultati positivi.

Ma Berlusconi ha ormai scelto di remare contro il serbo cercando di uscirne con la faccia più pulita possibile e sta già pensando al prossimo capro espiatorio che rimpiazzerà Mihajlovic, salvo colpi di scena. Il colpevole maggiore della situazione in cui si trova il Milan è però lui. Se il club non è più al top, è perché il presidente e Galliani non sono stati in gradi di progettare adeguatamente il futuro. Sono mancati gli investimenti, eccezion fatta per l’ultima estate, ma anche le idee. Il destino rossonero è ancora ignoto, ai tifosi non rimane che incrociare le dita e sperare in qualche ‘Messia Salvatore’.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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