Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ha annunciato ieri sera l’addio ai giallorossi. “Ho chiesto a Pallotta di risolvere il contratto il 30 giugno, lui ha accettato e si è dimostrato disponibile: non ci sarà nessuna buonuscita da trattare“, ha detto ai microfoni di Premium Sport nel pre-partita di Roma-Inter. In molti hanno ipotizzato un possibile futuro in Inghilterra, ma lui ha così glissato: “No, parlo molto male l’inglese“.
La destinazione, dunque, è ancora incerta: lo corteggia da tempo il Bologna, e anche la Fiorentina si è dimostrata interessata in più di un’occasione. Ma secondo quanto riportato da Calciomercato.com, non è da escludere un possibile arrivo al Milan per affiancare l’amico Adriano Galliani. Un’indiscrezione che si era diffusa già qualche tempo fa e che ora è stata prepotentemente riproposta dopo l’annuncio di ieri sera.
Nella società di via Aldo Rossi, dopo l’addio di Ariedo Braida, manca un vero e proprio uomo di campo; Galliani ha provato a farlo, ma senza successo. E la contestazione dei tifosi nei suoi confronti lo testimonia ampiamente. Per una società economicamente debole, scovare giovani talenti a basso costo è la mossa ideale. In questo senso, l’arrivo di Sabatini in rossonero potrebbe rivelarsi utile.
Bisogna però sottolineare come l’attuale direttore sportivo della Roma, che ha iniziato la sua carriera nel lontano 1992, non abbia mai vinto un titolo da dirigente. Nemmeno un campionato di Serie C. Non ci è riuscito nemmeno alla Roma, dove ha avuto la possibilità di spendere molti soldi e di allestire squadre di una certa portata. Come scritto da Calciomercato.com, l’aver scoperto tanti talenti (poi rivenduti a prezzi altissimi) gli ha permesso di godere della stima di moltissimi addetti ai lavori, ma forse non è l’ideale per una società ambiziosa.
Redazione MilanLive.it