Consueto appuntamento con la conferenza stampa di vigilia di Sinisa Mihajlovic. Domani sera, nel posticipo della 30esima giornata di Serie A, i rossoneri si ritroveranno di fronte la Lazio di Stefano Pioli, reduce dalla dolorosa eliminazione in Europa League per mano dello Sparta Praga.
L’allenatore del Milan ha analizzato la situazione in casa rossonera, fra risultati deludenti e una serie di infortuni sfortunati e importanti. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
LAZIO. Mihajlovic è concentrato sull’impegno di domani e si aspetta lo stesso dai suoi ragazzi: “Bisogna chiedere ai giocatori se ci ripeteremo, spero di si. Mi aspetto una grande prestazione. Voglio che mi assicurino una bella prestazione, senza sbavature. Se sarà così il risultato sarà conseguenza di tutto questo. Vedremo domani. Conoscendo l’ambiente romano verranno qui per vincere ed è normale. Non verranno qui per perdere”.
FUTURO. Non poteva mancare l’argomento futuro. Ma il tecnico del Milan glissa così: “I giornalisti parlano del mio futuro. Io sono contento di essere qua ed ho un contratto di un anno qui. Non penso al futuro. Sono molto felice qui. Quando sto in una Società do tutto me stesso e non ho disturbi in nessuna maniera. So che il calcio funziona così. Penso a tutti gli allenatori accostati al Milan in questi mesi, ma sono abituato a questo”.
CLASSIFICA. Con gli ultimi deludenti risultati, il sogno Champions League sembra ormai irraggiungibile. Ma Mihajlovic ci crede ancora: “Il sesto posto non ci soddisfa. E’ una stagione non da buttare e abbiamo tempo per renderla positiva. Vogliamo scavalcare qualcuno in classifica. Se guardiamo gli ultimi anni Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina, sono partite più avanti di noi. Non è un alibi. Se giochiamo con il giusto atteggiamento, abbiamo possibilità di superare i nostri rivali e scalare qualche posizione. Siamo a 6 punti da Fiorentina e Inter. Ricordo scudetti vinti e persi con 10 punti di svantaggio o di vantaggio. Dobbiamo pensare su noi stessi”.
ROSA. Nell’ultimo periodo si sono susseguiti infortuni pesanti, ma il Milan è in grado di fronteggiarli, soprattutto in attacco: “Noi abbiamo sicuramente giocatori di qualità. E’ vero che succedono infortuni che non ci permettono di aver avuto molto gli attaccanti, ma in queste ultime gare il nostro problema è stato in avanti. Guardando i noi e la storia dei nostri attaccanti, sono poche squadre ad averli. Devono essere loro il valore aggiunto della squadra. Gliel’ho detto anche ai miei attaccanti. Non cerco colpevoli, bensì li responsabilizzo. In due partite i miei attaccanti non possono fare nemmeno un tiro in porta. Ora hanno 10 partite per onorare la maglia e la loro storia. Domani dimostreranno il loro valore e cosa sono capaci di fare”.
SFOGO ABBIATI. Hanno fatto molto rumore le parole di Christian Abbiati nel post Chievo. Mihajlovic le commenta così per la prima volta: “Abbiati ha fatto benissimo. E’ giusto dire certe cose. Loro sono da più tempo qui e sanno come vanno le cose. Prima si capisce e prima si fa. A me avrebbe fatto piacere ascoltare queste cose, fa bene anche dire fuori dallo spogliatoio queste cose”.
ATTEGGIAMENTO. Il tecnico vuole vedere un atteggiamento diverso da alcuni suoi calciatori: “Voglio vedere chi mi risponde male (ride ndr). In tutte le squadra quando si sbaglia l’atteggiamento non è contento l’allenatore. Dappertutto si parla di atteggiamento, soprattutto in Italia, quando dovrebbe essere una cosa normale. L’atteggiamento non può essere mai sbagliato, in nessuna squadra”.
ATTACCO. L’attacco ha ritrovato alcuni infortunati, ma ora Mihajlovic cerca risposte importanti: “Gli attaccanti hanno dieci partite a disposizione. Dipende da loro. Chi mi convince gioca. Abbiamo provato con Balotelli e con Menez. Non importa quanto si gioca. Bisogna prendersi responsabilità. Il secondo gol della Juventus è un azione personale di Morata che poi serve Cuadrado che fa gol. Non cerco colpevoli e loro lo sanno cosa mi aspetto da loro. Hanno qualità e gli attaccanti mi devono dare di più. Ai difensori e ai centrocampisti cosa posso dire? Siamo mancati nella fase offensiva”.
PORTIERE. Con Gianluigi Donnarumma, Mihajlovic non ha dubbi su chi schierare in alternativa: “Se sta bene Donnarumma gioca lui, il secondo è Abbiati”.
CONFRONTI. Mihajlovic parla così delle differenza fra il calcio italiano e gli altri: “In Europa non ho allenato, non so cosa faccia la differenza. Ognuno ha le sue culture. Magari in Spagna c’è più possesso palla, qui più tattica, in Inghilterra più corsa. Ieri parlavo con Bacca per mantenere la palla. In Spagna con lo stop cercava di portarsi avanti il pallone perchè i difensori gli davano spazio, qui è diverso perchè hai i difensori attaccati. Il nostro campionato è il più difficile. Vedi Bayern e Barcellona negli ultimi anni con il Milan ha sempre sofferto. Siamo molto meglio tatticamente di altre squadre di altri paesi”.
CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE. L’ex Sampdoria parla così dell’eliminazione delle italiane in Champions League e in Europa League: “La Juventus ha fatto quello che doveva fare e nei 90 minuti meritava il passaggio del turno. Sapevo però che se avessero subito un gol sarebbe stato difficile. Mi dispiace per loro, sinceremente. Faccio sempre il tifo per le italiane in Europa. Erano molto vicini. In Europa League è difficile da spiegare. Le squadre italiane tatticamente sono le più preparate”.
LUIZ ADRIANO E HONDA. Il brasiliano dovrebbe tornare in campo dal 1′ domani, mentre sul giapponese non ci sono dubbi: “Luiz Adriano in questi 10 giorni si allenato bene al pari di Menez e Balotelli. Non è al 100%, ma li dipende dalla testa e dallo spirito di sacrificio e il brasiliano sul campo da sempre tutto quello che ha, finché ne ha
Honda si allena sempre bene. Lui l’atteggiamento non lo sbaglia, poi magari gioca male, ma l’atteggiamento è raro vederlo sbagliare ad Honda”.
Redazione MilanLive.it