Sono molte le indiscrezioni che danno Cristian Brocchi come possibile futuro allenatore del Milan nel caso in cui Sinisa Mihajlovic venisse esonerato a fine stagione. Si parla anche di altri tecnici come Eusebio Di Francesco o Roberto Donadoni, ma oggi poniamo l’attenzione sull’attuale condottiero della Primavera rossonera.
I rischi di affidare la Prima Squadra a un allenatore esordiente sono ben noti e lo abbiamo già visto con Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, due che per motivi diversi sono stati silurati ben presto da Silvio Berlusconi. Pupillo del presidente il primo, di Adriano Galliani il secondo. Brocchi sembra molto apprezzato dalla società ed è normale che sia così visto il buon lavoro che sta facendo con i giovani del Milan, però guidare i “grandi” è un’altra cosa. Ha il potenziale per fare una buona carriera, ma gli consigliamo di passare attraverso la gavetta.
In caso di chiamata, è probabile che Brocchi accetti. Si tratta di pur sempre di una grande chance e non sarebbero in molti a rifiutare, però il rischio di essere bruciato in questo Milan è enorme. Negli ultimi anni i tecnici non sono stati supportati al 100% dalla società. Dopo l’illusoria fiducia iniziale concessa, sono bastate poche settimane a scaricare l’allenatore di turno. Frecciatine presidenziali e mancate prese di posizione a difesa del mister in carica sono diventate una routine. Fissare obiettivi che la squadra non può raggiungere, perché non ne ha la qualità necessaria, addossando poi tutte le del fallimento responsabilità a chi la guida è una moda che Berlusconi ha lanciato e che qualcuno a volte ignora.
Brocchi, come accennavamo in precedenza, con la Primavera sta facendo un grande lavoro, valorizzando i suoi ragazzi e trasmettendogli quei valori insiti in quella che è la filosofia del Milan: cercare la vittoria attraverso un bel gioco di squadra lottando e onorando sempre la maglia. I giovani rossoneri, dopo un avvio stentato, con il passare del tempo hanno assimilato le idee del mister mettendole in pratica ottimamente e i risultati arrivati non sono stati casuali.
E’ normale che Brocchi per la prossima stagione ambisca a fare un salto di qualità nella propria carriera allenando una prima squadra e che il Milan rappresenti il massimo per lui, però gli auguriamo che in caso di promozione possa essere più fortunato dei suoi predecessori. Un tecnico va sempre supportato al 100% da tutta la dirigenza, sia in quelle che sono le scelte in sede di mercato che a livello mediatico. Non vorremmo poi ritrovarci tra un anno a fare i soliti discorsi che stiamo già ribadendo da tempo su Mihajlovic, uno che qualcosa di buono lo sta facendo e che meriterebbe la conferma. Però se addio sarà, colui che si siederà sulla panchina rossonera dovrà essere oggetto di ben altro trattamento. E non siamo così fiduciosi in merito…
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)