Nonostante il breve periodo trascorso al Milan, dal gennaio 2011 al giugno 2012, Mark Van Bommel ha lasciato un’ottimo ricordo di se ai tifosi, compagni e staff di Milanello. Nelle interviste successive al suo addio, non ha nascosto le lacrime e la commozione per i momenti felici trascorsi in rossonero. L’olandese è stato tra i principali protagonisti del 18° Scudetto conquistato dal club di via Aldo Rossi, con Massimiliano Allegri in panchina. Nella sua intervista rilasciata a Eurosport, ha anche parlato del suo rapporto con il club: “Più o meno come con il Bayern Monaco, anche se non sono rimasto così a lungo in Italia. Ma il Milan è come il Bayern, una grande famiglia. Quando sei lì, capisci subito che si tratta di un club con un DNA vincente. Ho cercato di adattarmi nel migliore dei modi, e penso di essermela cavata bene. Il cibo italiano, il gesticolare e il parlare con le mani, così come la passione della gente, mi sono rimaste dentro. Mi sono divertito tanto”.
Al termine della stagione 2011/12, oltre a lui, in molti hanno dato l’addio: Inzaghi, Seedorf, Gattuso, Nesta e Zambrotta. Un duro colpo per lo spogliatoio rossonero: “Rispetto alla squadra che ha vinto lo scudetto nel 2011, sono rimasti solo in tre o quattro. Lo spogliatoio è cambiato in modo radicale, ma ne avevano bisogno. Era chiaro che era impossibile compensare certe perdite immediatamente. Stanno ancora affrontando questo problema”.
Dopo ben 3 diversi cambi di panchina, adesso alla guida dei rossoneri c’è Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo è stato spesso attaccato e criticato da Silvio Berlusconi. I rapporti tra i due non sono dei migliori. Questo il pensiero dell’ex PSV Eindhoven: “Se c’è qualcuno che è autorizzato a criticarlo, è il presidente. Il lavoro di tutti i giorni appartiene ad Adriano Galliani, mentre Berlusconi è la persona che ha tutto in mano e che mette i soldi nel club”.
Infine un giudizio personale sul campionato italiano: “Mancano le infrastrutture. Gli stadi sono vecchi e vuoti. Il problema è che l’Italia non ha ottenuto l’assegnazione dell’Europeo. Con quello, sarebbero arrivati stadi nuovi e la musica sarebbe cambiata”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it