Laura Masi: “Milan-Bayern, ecco le differenze. Meazza come Wembley”

Casa Milan
Casa Milan (©Getty Images)

Laura Masi è stata il direttore marketing del Milan per quasi 20 anni, per poi trasferirsi addirittura al Bayern Monaco, dove si occupa delle strategie del brand. In vista dell’ottavo di ritorno di Champions contro la Juventus, Masi ha rilasciato un’intervista interessante ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco, di seguito, le sue parole in merito alla differenze fra la sua ex società e quella attuale: “La pazienza nella costruzione, un atteggiamento molto tedesco. Pensi a come è stato sfruttato il Mondiale 2006: attenzione ai giovani, stadi perfetti, bel pubblico. Oculatezza e volontà di investire sono padroni al Bayern, ma il cuore di tutto resta lo sport. In più alle spalle della Bundesliga c’è una nazione forte economicamente. La cultura della qualità si paga, ma la gente può permettersi di farlo e lo fa volentieri“.

Il Milan è andato vicino alla concretizzazione del progetto stadio. L’idea è tramontata e ora si discute con l’Inter circa il futuro di San Siro. Masi consiglia: “San Siro non va abbandonato, va ristrutturato, come è stato fatto con gli altri grandi stadi. Wembley è stato ricostruito dov’era Wembley. Non si abbandonano i monumenti, e poi credo che il fattore degli stadi vecchi e scomodi sia una parte dei guai del calcio italiano”.

A partire dalla prossima stagione, Carlo Ancelotti allenerà il Bayern Monaco. Lei ha già avuto modo di lavorare con il tecnico ed è certa che, in breve tempo, sarà pronto per parlare il tedesco: “Carlo sta studiando il tedesco ed è facilitato dalla sua storia precedente: imparare le lingue è una ginnastica mentale e Ancelotti è già allenato. E poi guardi, al museo del Bayern c’è il filmato del famoso monologo di Trapattoni. Non impeccabile dal punto di vista semantico, ma è un passaggio cult. Carlo se la caverà, è un cittadino del mondo“.

Infine, l’ex direttore marketing del Milan ha raccontato il Pep Guardiola uomo, spesso considerato distaccato, e lo ha confrontato a Massimiliano Allegri: “Guardiola è un burlone, una persona simpatica. Rigorosa ma simpatica. Con Allegri ho lavorato di più e posso dire che è un bel professionista: rispetta i ruoli e i confini tra rapporti amichevoli e di lavoro. Scherza, ma quando c’è da lavorare impone i suoi confini“.

 

Redazione MilanLive.it

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