Come un anno fa, un altro pareggio a reti bianche, con un paio di sussulti e nulla più. La trasferta contro il Chievo Verona è il termometro della stagione in calo del Milan, che il 28 febbraio 2015 si fermò per uno 0-0 senza emozioni, di una noia mortale. Situazione molto simile anche ieri, nel lunch match del ‘Bentegodi’, altro pari senza troppe emozioni che ha mostrato come i rossoneri si stiano abbandonando verso un finale di stagione scarico, senza batterie.
La Gazzetta dello Sport analizza un pareggio dettato più che altro dalla scarsa voglia di lottare dei calciatori del Milan; le assenze di Riccardo Montolivo e M’Baye Niang hanno continuato a farsi sentire, tanto da vedere una squadra senza idee, scarica, in balia di un Chievo messo molto meglio in campo nei primi 45 minuti. Se non fosse stato per il veterano Christian Abbiati (entrato al posto di Donnarumma), i padroni di casa avrebbero persino chiuso in vantaggio un primo tempo incedente per i colori rossoneri.
Nella ripresa piccoli segni di ripresa del Milan, che ha gridato alla sfortuna quando prima Ignazio Abate poi Andrea Bertolacci hanno visto le loro conclusioni stamparsi sulla traversa. Troppo poco per pensare ad un risveglio, un lampo di vitalità in una domenica spenta per i diavoli, che nel finale hanno dovuto ringraziare il guardalinee attento nel segnalare l’off-side di Cacciatore che aveva messo a segno l’1-0. Un pareggio che va bene al buon Chievo di mister Maran, che non serve a nulla per Sinisa Mihajlovic, l’ennesimo rammarico di una stagione che si può ancora salvare ma che fino al 21 maggio prossimo avrà ben poco da dire.
Redazione MilanLive.it