Non proprio sufficiente la prova arbitrale del sig. Antonio Damato, l’arbitro del match di ieri tra Chievo Verona e Milan; una partita non cattiva e neanche ricca di episodi interessanti, ma spuntano quei 2-3 casi da moviola che il Corriere dello Sport giudica non ben analizzati dal fichietto pugliese.
Iniziamo dalle note positive e dal gol annullato al Chievo Verona nel finale di match: sulla punizione di Simone Pepe spunta il colpo di testa vincente di Fabrizio Cacciatore che sembra portare in vantaggio i veneti. Bravo Damato, ma soprattutto il guardalinee Ranghetti a segnalare il fuorigioco evidente, con l’ex difensore della Sampdoria che risulta a più di un passo oltre alla linea difensiva del Milan.
Due gli errori gravi segnalati a Damato: prima è troppo clemente con Giacomo Bonaventura, il centrocampista del Milan che innervosito spinge a due mani Riccardo Meggiorini come fallo di reazione. Secondo il metro di giudizio severo si trattava di un intervento da ‘rosso’ lontano dal pallone, ma l’arbitro del match lo grazia e lo ammonisce soltanto. Ancor più dubbio il mancato intervento di Damato nell’area del Chievo: contatto tra Dainelli e Bacca, con il difensore veneto che trattiene il colombiano sui pantaloncini. Intervento netto al replay, i rossoneri reclamano un rigore che ci poteva stare.
Redazione MilanLive.it