CALCIOMERCATO MILAN – Ieri il Paris Saint–Germain, con otto giornate di anticipo, si è laureato campione di Francia per la quarta volta consecutiva. 13esimo titolo nazionale per Zlatan Ibrahimovic, che ora sembra pronto per cambiare aria. Ha dato un’indicazione importante proprio ieri, dopo il clamoroso successo contro il Troyes per 9-0. “Resto se sostituiscono la Torre Eiffel con una mia statua“, ha detto lo svedese. Una provocazione, forte e decisa. Ma che chiarisce, seppur in maniera relativa, la sua posizione circa il futuro. L’attaccante è ovviamente il desiderio di numerosi club, e fra questi non può mancare il Milan, con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani che lo riaccoglierebbero a braccia aperte.
Secondo quanto riportato da Sportmediaset, Ibrahimovic non ha voglia di relegarsi in Major League Soccer; a 34 anni anni, si sente ancora in grado di poter essere decisivo ad altissimi livelli, come ha dimostrato anche nel corso di questo campionato. Sulla sua decisione influirà molto la partecipazione alla Champions League, cosa che per il Milan è diventata praticamente irraggiungibile a causa degli ultimi deludenti risultati. Ma nel caso in cui il PSG dovesse trionfare nella massima competizione europea quest’anno, allora l’idea di riportare in alto i rossoneri potrebbe stuzzicare e non poco l’ex Inter, anche a costo di percepire qualche euro in meno (che sicuramente non gli cambierà la vita). E la signora Ibrahimovic, pazza di Milano, potrebbe influire sulla sua scelta.
In pole position, attualmente, c’è il Manchester United, che con ogni probabilità sarà allenato dall’amico José Mourinho. Lì di problemi economici proprio non se ne fanno, come del resto al Bayern Monaco; i bavaresi pensano al sostituto di Roberto Lewandowski, promesso al Real Madrid e Carlo Ancelotti vorrebbe con sé lo svedese, con cui ha condiviso la breve esperienza parigina.
Berlusconi trascorrerà un lunedì poco sereno a causa del pareggio del suo Milan contro il Chievo. Come riportato dal Corriere dello Sport, le parole di Christian Abbiati e Ignazio Abate nel dopo partita hanno fatto parecchio rumore. La cura migliore potrebbe essere proprio Ibrahimovic; il presidente spinge per riaverlo in squadra, consapevole del fatto che averlo ceduto nell’estate del 2012 per 21 milioni è stato un errore. Un tremendo errore.
Redazione MilanLive.it