Ziege: “Preferii il Milan alla Juventus. Maldini grande persona”

Christian Ziege
Christian Ziege (©GettyImages)

Christian Ziege è stato uno dei calciatori più vincenti della sua generazione. In Italia ha giocato con il Milan per due stagioni senza troppa fortuna, ma la maglia rossonera è stata comunque una tappa importante per la sua carriera. Ai microfoni di Tuttomercatoweb, il terzino sinistro (oggi allenatore in Spagna con l’Atletico Baleares) ha ripercorso la sua avventura al Milan: “Nella mia carriera mi ero posto degli obiettivi: giocare nel Bayern e nella Nazionale. E poi mi sarebbe piaciuto giocare in Italia. Coronato i primi due obiettivi hanno iniziato a concretizzarsi delle offerte”.

Su di lui c’era anche la Juventus, ma il fascino del rossonero ha fatto la differenza: “Come detto c’era la Juventus ma si fece avanti anche il Milan. E ho preferito i rossoneri, mi affascinavano di più anche perché da ragazzo ammiravo la squadra di Gullit e Van Basten. Quindi era chiaro che se avessi lasciato il Bayern il Milan sarebbe stato la prima scelta“.

L’avventura però non è andata come si sperava e ci sono state delle difficoltà: “I primi sei mesi sono stati duri perché non parlavo una parola d’italiano. E io ho bisogno di comunicare. A complicare le cose si è messa una stagione iniziata male e finita peggio“.

L’ostacolo più grande, però, si chiamava Paolo Maldini, ai tempi il miglior terzino sinistro in circolazione: “Infatti all’inizio Maldini fu spostato a destra e non era proprio contento della situazione. Poi hanno spostato me a destra ma la cosa non funzionava. Poi sono stato messo esterno sinistro di centrocampo. Col senno di poi forse non è stato troppo intelligente andare in una squadra che aveva già il miglior terzino sinistro al mondo, però con Maldini devo dire che non ho mai avuto problemi: è una grande persona e sono felice di aver giocato con lui“.

Problemi di comunicazione anche con Alberto Zaccheroni, allora allenatore del Milan: “Lui aveva il suo modulo di gioco che non cambiava mai, io avevo qualche problema e lui stesso non mi riteneva all’altezza. Poi mi ha proposto di fare l’attaccante esterno e avevo accettato l’idea, peccato che a un certo punto la società mi abbia detto che non rientravo più nei piani del Milan”.

Nonostante le complicazioni, è stata comunque un’esperienza importante: “Se devo fare un bilancio dico che è stata comunque un’esperienza positiva: questi due anni sono stati difficili ma ho giocato con tanti giocatori molto importanti e contro campioni come Del Piero, Inzaghi e tanti altri“.

 

Redazione MilanLive.it

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