Milan, Galliani: “Sogno Coppa e Supercoppa. Champions? Roma favorita”

Adriano Galliani
Adriano Galliani (©Getty Images)

Il Milan e l’appuntamento con la prova del nove. Quella di oggi, contro il Sassuolo, è una partita fondamentale per gli uomini di Sinisa Mihajlovic, che hanno così l’occasione di dimostrare di essere al top della forma. Reduci dal successo contro il Torino in campionato e con l’Alessandria in Coppa Italia, i rossoneri non hanno alcuna intenzione di mollare la presa nella corsa al terzo posto.

Intanto Adriano Galliani, come di consueto, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Mediaset Premium prima del fischio d’inizio di Sassuolo-Milan. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

CHAMPIONS. Galliani inizia parlando nella lotta al terzo posto e rivela il suo sogno: “La Roma sta facendo benissimo, è la favorita per il terzo posto. Noi ci proviamo, stiamo arrivando da un filotto di buoni risultati, siamo felici di essere tornati in finale di Coppa Italia così da tornare a vincere un trofeo. Il mio sogno è quello di vincere anche la Supercoppa per fare 30 trofei in 30 anni di Berlusconi“.

ATTACCO. Il Milan si ritrova con due attaccanti infortunati e altri due in fase di recupero: “Abbiamo cinque buonissimi attaccanti, ma sono rimasti tre. Né Balotelli né Menez ha 90′ nelle gambe, quindi credo di alterneranno“.

DI FRANCESCO. Di Francesco sarebbe uno dei possibili candidati nel caso in cui Mihajlovic non dovesse essere confermato. L’amministratore delegato elogia così il tecnico neroverde: “Su Allegri al Real non dico niente. Di Francesco è un allenatore giovane e da grande squadra, fa giocare bene le sue squadre. Insegna calcio ai suoi calciatori“.

MIHAJLOVIC. Le parole di Galliani su Mihajlivic, che sembra finalmente integrato nel mondo Milan: “E’ fortissimo, aveva qualche spigolo ma li ha smussati”.

GESTIONE. Oggi, con l’avvento di social e quant’altro, è diventato molto più difficile gestire i calciatori. Galliani ne parla così: “Gestire i calciatori è più difficile di tanti anni fa. E’ cambiata la società e quindi anche il calcio e il comportamento e le persone. Ho avuto la fortuna di fare 30 anni di Milan ed era tutto diverso e non c’erano tutti questi mezzi di comunicazione. Nessuno viaggiava con le macchine fotografiche… E’ cambiato completamente. Prima non si leggevano i labiali né altro. Sono due mondi non confrontabili fra di loro”.

 

Redazione MilanLive.it

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