L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha scavato all’interno dei bilanci delle società di Serie A, scoprendo dati decisamente poco positivi in linea generale. Un deficit totale da 365 milioni di euro, un sistema calcio che sembra andare sempre più in rovina e l’esempio del fallimento Parma che mette tutti in pericolo. Troppi i club che negli ultimi bilanci ratificati hanno segnato una perdita evidente, chiudendo con un ‘rosso’ che difficilmente sarà ripianato nel giro di pochi anni.
Le tre squadre che segnano il passivo maggiore sono Inter, Milan e Roma. Per i rossoneri, si sa, pesa in maniera clamorosa l’assenza dalle coppe e gli introiti che l’Uefa avrebbe girato nelle casse di via Aldo Rossi per far respirare il club di Silvio Berlusconi. 91,4 i milioni che all’ultimo bilancio datato 31 dicembre 2014 fanno da disavanzo ai conti complessivi, una cifra enorme che diventa ancor più opprimente se si aggiungono i dati sino al termine della stagione sportiva 2014-2015, toccando addirittura i 125 milioni di euro.
Berlusconi e la controllante Fininvest, con spunti da antico mecenatismo imprenditoriale, hanno ripianato parzialmente le perdite con alcune ricapitalizzazioni individuali, già da 64 milioni nel 2014 ed altri 60 immessi nelle casse lo scorso anno. Tentativi di salvare baracca e burattini che però non bastano; ecco perché il Milan cerca da tempo soci ed investitori anche di minoranza, abili sia ad inserire capitali freschi che a stabilire un piano di crescita di mercato che non prescinda dagli introiti di Champions League o diritti televisivi. Intanto il sistema preoccupa e non poco.
Redazione MilanLive.it