Dopo l’ottimo pareggio contro il Napoli, il Milan si prepara a scendere nuovamente in campo. Domani, alle ore 20:45, la sfida a San Siro contro il Torino di Giampiero Ventura. I granata vivono un momento complicato dal punto di vista dei risultati e del gioco, ma nascondono diverse insidie.
Sinisa Mihajlovic deve portare a casa una vittoria, così da consolidare l’ottimo periodo fisico e mentale della sua squadra. Intervenuto nella consueta conferenza stampa di vigilia, il tecnico serbo ha così parlato in vista del delicato match:
Mihajlovic parla così dei granata e non si fida del loro momento no: “Giustamente Ventura carica i suoi, come d’altronde devo fare anche io. Sarà una gara difficile. Ventura lo stimo e mi piace molto come gioca. Loro sono forti ed hanno i tempi di gioco. Sono pericolosi in avanti e se qualcuno pensa che domani sarà facile, meglio che rimani. Dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi. Le prossime 3-4 partite si decide la nostra stagione”.
Il tecnico serbo ha chiaro l’obiettivo: avvicinarsi il più possibile al terzo posto. Ne parla così: “Non possiamo perdere altri punti contro squadra che sulla carta sembrano più deboli. Dobbiamo accorciare per arrivare più vicini al terzo posto e per poi giocarsela nel rush finale. Dobbiamo proseguire su questa strada. Fuori casa con Roma e Napoli abbiamo pareggiato, abbiamo vinto in casa con Fiorentina e Inter. Ora dobbiamo vincere. All’andata buttammo via la gara, con loro che ci segnarono al primo tiro in porta e noi che non riuscimmo a vincere. Dobbiamo vendicarci anche di questo”.
E’ un Milan che ha finalmente ritrovato un’anima. E questo è solo grazie al lavoro del suo allenatore: “Siamo una squadra con l’anima. Ci crediamo e stiamo sempre in partita. Dobbiamo migliorare nel chiudere le partite. Per questo dico che i cambi sono fondamentali. Se ci credavamo di più contro il Napoli, negli ultimi minuti ne avevamo di più. Bisogna sempre provare a vincere la partita. Mi aspetto sempre molto da quelli che entrano a gara in corso e possono cambiare la partita”.
Per Sinisa, però, il merito è solo dei suoi calciatori: “Il merito è dei ragazzi. Devono sempre dare il massimo e io devo gestirli. Magari come con Alex con allenamenti mirati. Loro vanno in campo, io trasmetto una certa mentalità. Cerco di trasmettere serenità e tranquillità. Ho avuto allenatori in carriera di tutti i tipi. Serve sempre equilibrio nel bene e nel male. Ai giocatori e all’ambiente. I ragazzi sono usciti fuori ed è merito loro”.
Mihajlovic ha parlato poi anche del Bayern Monaco e del meraviglioso calcio di Pep Guardiola: “Il Bayern Monaco gioca un altro sport. Noi quando li abbiamo incontrati nell’Audi Cup ci siamo parlati e vogliamo avvicinarci a quel livello. Poi per arrivare lì, non è facile, dipende da molti fattori. Solo Bayern e Barcellona giocano così. Nemmeno il Real Madrid ha un gran gioco. Queste squadre sono sempre in Champions e in alto in classifica. Il Milan negli ultimi anni è stato dietro. Noi stiamo cercando di migliorarci sempre, però ci vuole tempo per arrivare a certi standard. Anche noi vorremmo giocare come loro, ma oggi Bayern e Barcellona giocano un altro sport. Non solo per noi, ma anche per gli altri. Dipende molta dalla mentalità del Paese. In Spagna si pensa al possesso. In Italia ed in Inghilterra è diverso”.
Buono l’ingresso in campo negli ultimi minuti a Napoli di Mario Balotelli. Mihajlovic però sottolinea: “Balotelli a Napoli ha fatto abbastanza bene. Dipende da lui. Se entra in campo, deve sempre dare il massimo. Deve avere l’atteggiamento giusto, poi tutto il resto arriva. Balotelli si deve meritare questa maglia. Con l’atteggiamento, con la voglia e quando entra o gioca dall’inizio, sul terreno di gioco”.
Il tecnico torna a parlare poi di Diego Lopez, che proprio un girone fa ha perso il posto da titolare in favore di Gianluigi Donnarumma: “Diego Lopez in quelle gare non diede il massimo per alcuni problemi fisici, poi ho parlato con Abbiati un opinione su Gigio quando pensavo di lanciarlo. Vedevo Donnarumma in allenamento molto bravo ed avevo paura di bruciarlo. Poi ho capito che a livello mentale lui è molto forte. Abbiamo deciso di comune accordo di metterlo in campo, ma si capiva che Donnarumma aveva grandi qualità”.
L’ex Sampdoria non ha alcune intenzione di guardare il risultato delle altre: “Juventus-Inter? Il risultato non è un problema. L’importante è che vinciamo noi. Anche Fiorentina-Napoli non mi interessa, dobbiamo fare i tre punti noi”.
Sorprendente protagonista della sfida contro il Napoli è stato Cristian Zapata: “E’ diverso rispetto ai nostri centrali a disposizione. Se si giocasse con il fisico e in velocità, lui è tra i migliori al mondo. Qualche volta perde la concentrazione. Anche all’inizio giocò qualche gara buona, ma poi faceva qualche errore dovuto alla mancanza di concentrazione. Ci ho parlato tante volte e mi fa piacere che sia tra i migliori adesso. Gli “rompo anche le scatole” sul concetto della concentrazione. Come ha dimostrato a Napoli, se resta centrato, non ce n’è per nessuno”.
Il centrocampo del Milan può contare su diversi profili e tutti molto diversi fra loro: “A Roma abbiamo giocato senza Montolivo con Kucka e Bertolacci. Abbiamo tre giocatori per quel ruolo. Poli, Bertolacci, Mauri, può giocare uno di questi. Bertolacci ha avuto un infortunio quest’anno che l’ha frenato, ma parlandoci si accorge anche lui che esce alla distanza ed è molto sensibile. Bisogna dargli fiducia e lui deve prendersi qualche rischio in più ed è cosciente di questo. Per noi è un giocatore importante e sono sicuro che farà bene”.
Negli ultimi mesi è cambiato tutto, proprio dalla rotonda sconfitta contro il Napoli dell’andata. Ma ora le cose sono parecchio diverse: “Noi da Napoli a Napoli sono 19 partite e per punti fatti siamo al quarto posto. Togliendo l’inizio, dove giocavamo con un modulo proprio perfetto per noi, è cambiato tutto. Adesso abbiamo dimostrato che chi sta davanti, non ha nulla in più di noi. Dobbiamo recuperare punti contro le più “piccole”. Dobbiamo rimediare e non fare gli errori dell’andata. Giocando contro le grandi si può vincere o perdere, mentre con le altre bisogna vincere a tutti i costi. Non c’è nulla di scontato, ma se giochiamo come sappiamo, ad esempio Fiorentina o Inter, possiamo vincere e possiamo fare punti. Abbiamo 6 punti in più rispetto al girone d’andata. Proseguiamo su questa strada e cerchiamo di vincere domani. Nel girone d’andata abbiamo avuto difficoltà con le grandi, mentre adesso non perdiamo. Si parla sempre di demerito degli altri, mai di merito nostro”.
Mihajlovic commenta così l’uscita dall’Europa League del Napoli: “Per una squadra è sempre meglio passare il turno in Coppa. Ora forse hanno più tempo per preparare le sfide, ma non sono preoccupato. Io spero sempre che le italiane vadano fino in fondo. Pensiamo a noi stessi”.
L’allenatore rossonero parla così del collega e amico Ventura: “E’ un grande allenatore, è uno dei miei preferiti. Forse meritava una grande squadra, ma ci sono anche i momenti e i treni giusti. Bisogna trovarsi nei momenti giusti. Ventura ha tutte le qualità per dirigere una grande squadra”.
Il Milan ha ritrovato la retta via e sembra impensabile dopo i primi mesi difficili: “Magari dall’esterno si pensava che potessimo sprofondare dopo l’andata con il Napoli, ma poi vedevo all’interno e avevo una percezione diversa. Sapevo che mancava un pizzico di quel qualche cosa per farci svoltare. Sapevo che sarebbe arrivato. Speravo di risolvere i problemi prima, ma sapevo che ci sarei riuscito. I ragazzi sono stati bravi a crederci continuando a lavorare. Questa è la strada giusta”.
Per trovare la quadratura del cerchio, la squadra ha dovuto lavorare diversamente: “Abbiamo cambiato modo di lavorare. Ognuno ha il suo. Ognuno di noi ha le sue richieste da fare alla squadra. Abbiamo trovato qualche difficoltà nei primi due-tre mesi. Me lo dicevano i ragazzi. Come ti alleni, poi giochi. Una volta abituati, poi i nostri stanno bene”.
Redazione MilanLive.it