Non c’è dubbio che uno dei segreti del Milan di Sinisa Mihajlovic nell’ultimo periodo sia stata l’unione del gruppo attorno a un allenatore che, per quanto fosse messo in discussione da Silvio Berlusconi e dalla stampa, non ha mai perso il controllo della situazione.
Anche nei momenti più difficili i giocatori lo hanno seguito. Certo, qualcuno di scontento perché non gioca c’è sempre, ma nessuno ha mai creato particolari problemi. Neppure Keisuke Honda ai tempi delle sue dichiarazioni ai media giapponesi. L’ex CSKA Mosca poi è diventato uno dei punti fermi della squadra e si è meritato molti elogi per il suo rendimento sul campo.
La squadra sia nei fatti che a parole ha dimostrato di essere dalla parte di Mihajlovic e di essersi abituata ai suoi metodi, a volte severi ma corretti e in grado di portare i giocatori a tirare fuori quella grinta e quell’orgoglio che negli ultimi due anni raramente si erano visti. Sinisa al Milan sta facendo la differenza, con il suo carattere è stato in grado di fornire i giusti stimoli a un gruppo che in quanto ha personalità e qualità tecniche ha ancora dei difetti, che andrebbero colmati nelle prossime sessioni di calciomercato. Il tecnico non ha la bacchetta magica per trasformare buoni calciatori in campioni.
Significative le parole di Christian Abbiati in conferenza stampa oggi: “Secondo me la persona giusta per costruire qualcosa di importante è mister Mihajlovic. Le fondamenta già ci sono. Sarebbe un errore interrompere questa ricostruzione“. Il portiere ha speso elogi per il serbo e anche Ignazio Abate ha fatto intendere di apprezzarlo: “Rispetto agli altri anni, la settimana lavoriamo con un intensità diversa. Si vede. A livello fisico usciamo alla distanza nei secondi tempi e si è visto anche a Napoli“. Parole che non possono essere ignorate.
I giocatori sono con Mihajlovic e anche tanti tifosi si sono schierati dalla sua parte, dopo lo scetticismo iniziale dovuto soprattutto ai trascorsi all’Inter e a un curriculum che non convinceva fino in fondo. La palla, come sempre, passa poi a Silvio Berlusconi. Sarà lui a decidere se confermare o meno Sinisa. Le ultime annate dovrebbero insegnare che cambiare continuamente tecnico non aiuta. Anzi, tutt’altro. Semmai bisogna pensare a rinforzare adeguatamente la squadra per raggiungere quegli obiettivi che una volta erano ordinaria amministrazione e che da alcuni anni sono difficilmente raggiungibili.
Matteo Bellan (Segui @TeoBellan)