Napoli superiore, per gioco e occasioni create. Milan più difensivo che creativo, ma alla fine è il cuore e la compattezza a premiare i rossoneri, che escono dal San Paolo con un punto guadagnato col sudore e con la forza di volontà, quasi meritato per quanto ha saputo incassare la formazione di Sinisa Mihajlovic. L’1-1 finale è frutto di una prova matura e tatticamente perfetta, che dà morale in vista del proseguo del campionato.
La Gazzetta dello Sport analizza il posticipo della 26.a giornata parlando di un Milan che inizialmente ha sofferto la pressione azzurra, limitando comunque le giocate di Gonzalo Higuain ma rischiando sulle incursioni di Callejon e soprattutto Lorenzo Insigne, abile a trovare l’angolino con un destro a giro deviato da Ignazio Abate. Un primo tempo dominato dal Napoli, ma il cinismo ritrovato dei rossoneri ha ristabilito la parità, con Jack Bonaventura bravo ad approfittare dell’unico errore difensivo di Koulibaly.
Nel secondo tempo invece il Milan se l’è giocata di più, meritandosi il pari, lasciando sempre l’iniziativa ai padroni di casa ma mettendo pressione in maniera più aggressiva, dando l’impressione di sicurezza. Le occasioni migliori sono capitate a Higuain e nel finale ad El Kaddouri, ma anche M’Baye Niang e compagni si sono resi pericolosi. Nota negativa: Carlos Bacca, impalpabile e poco partecipativo, forse alla peggior prestazione stagionale. Ma l’1-1 il Milan lo prenderà come un risultato assolutamente da semaforo verde.
Redazione MilanLive.it