CALCIOMERCATO MILAN – Fino a qualche anno fa era considerato uno degli eredi designati dei grandi campioni rossoneri del passato, un terzino scintillante, capace di giocare senza fronzoli su entrambe le fasce, una risorsa anche per la Nazionale italiana. Oggi invece, a neanche 24 anni, Mattia De Sciglio è un grosso punto interrogativo, nonostante le qualità tecniche e atletiche da top-player. Mentalmente è spesso caduto in un anonimato senza fine, anche nel momento attuale del Milan, in crescita costante ma senza l’apporto totale del suo laterale più talentuoso.
Le rivelazioni di oggi a Tuttosport del suo agente Giovanni Branchini confermano il fatto che per il Milan De Sciglio non rappresenti più una risorsa importante, bensì un’alternativa della quale si può anche fare a meno. Il procuratore durante la scorsa sessione invernale di mercato incontrò in sede l’a.d. milanista Adriano Galliani anche per fare il punto della situazione sul numero 2 del Milan. Branchini oggi ha svelato l’interessante retroscena: “Confermo che a gennaio De Sciglio è stato vicinissimo alla Juventus. Non so se torneranno alla carica in estate, ma ormai non mi stupisco più di nulla, pensando che il ragazzo era un simbolo del nuovo Milan“.
Le parole dell’agente fanno capire che il Milan sarebbe disposto a rinunciare al suo ormai ex talento nonostante sia una decisione lontana dalla politica societaria lanciata da Silvio Berlusconi, quella di puntare su un gruppo compatto formato da giovani e italiani, possibilmente cresciuti a Milanello, proprio come De Sciglio. Probabile che la trattativa fosse impostata su uno scambio tra il laterale rossonero e l’uruguayano Martin Caceres della Juventus, oggetto del desiderio di molti club. Ma l’infortunio grave di quest’ultimo avrà certamente frenato ogni tipo di negoziazione. Ma non sarà un ennesimo errore cedere un proprio calciatore giovane e di prospettiva ad una rivale storica?
Redazione MilanLive.it