Gianluigi Donnarumma poteva essere dell’Inter. Una storia già raccontata diverse volte, ma approfondita in maniera ancor più concreta dall’edizione online della Gazzetta dello Sport. Nato e cresciuto a Castellammare di Stabia, la città dei portieri: non solo Gigio e Antonio Donnarumma, ma anche Antonio Mirante e Gennaro Iezzo, stabiesi doc, proprio come il numero 99 rossonero. Tutti allenati e coccolati da Ernesto Ferraro, oggi 71enne e gravemente ammalato.
Donnarumma è arrivato all’Asd Club Napoli grazie a suo zio Enrico (ex portiere della Juve Stabia). Ciro Amore, presidente della scuola calcio, ha così parlato del giovane prodigio del Milan: “Gigione con noi giocava sempre sotto età. Quando è esploso fisicamente, per lui si sono fatte avanti tutte le squadre più importanti d’Italia, Napoli compreso“. Ma la squadra maggiormente interessata fu l’Inter, tanto che l’affare era ormai fatto: “Definimmo il suo passaggio all’Inter con il responsabile del vivaio Samaden che venne a Castellammare per parlare con il sottoscritto e il papà pur di far scegliere i colori nerazzurri al ragazzo. Andammo a Milano con i genitori per cinque giorni, Donnarumma fu anche iscritto a scuola lì: era davvero fatta“.
Ma poi è arrivato il Milan e decisivo fu il pressing dei Raiola: “Quando siamo tornati a Castellammare, però, il Milan si mostrò più concreto perché il cugino di Mino Raiola, Enzo, disse a Galliani che non poteva perdere questa occasione. Così, in poche ore, Gigione è diventato rossonero“.
Quella dei Donnarumma è una famiglia di milanisti, a partire da papà Alfonso, di mestiere falegname: “Lo sono ancora di più per aver allevato due figli che hanno grandi valori umani prima che calcistici”, ha detto ai microfoni di Gazzetta.it. “Vedere Gianluigi al San Paolo sarà per noi una grande emozione. Tutta la famiglia sarà allo stadio, ci siamo sobbarcati tante trasferte nel corso degli anni ed invece stavolta sarà come giocare in casa”.
Alessandro Pacifico, amico di vecchia data dell’estremo difensore rossonero, ha così parlato in vista della sfida di lunedì al San Paolo contro il Napoli: “Sente forte le radici e la napoletanità. Si aspetta una accoglienza calorosa dal San Paolo anche se sarà avversario degli azzurri”. Poi, ecco un succoso retroscena: “Gigione è un fenomeno ed ha avuto un grande mentore. Anni fa, Ferraro fece una intervista per parlare di me e di Mirante ed in quell’occasione disse che c’era alla scuola calcio un ragazzino di otto anni, appunto Gigione, che sarebbe arrivato in Nazionale“.
Redazione MilanLive.it