Alberigo Evani, ex calciatore del Milan, è intervenuto nel corso della trasmissione 4-4-2 in onda su Sportmediaset. L’attuale allenatore dell’Italia under20 ha così parlato delle differenze fra Arrigo Sacchi e Fabio Capello: “Sacchi è stato quello che ha cominciato il lavoro, quello che ci ha trasferito determinati concetti e idee diverse da quelle a cui eravamo abituati. Capello ha poi ereditato una squadra già pronta, ci ha messo del suo e poi ha vissuto lo spogliatoio in maniera diversa rispetto a Sacchi. A livello mentale la squadra si è alleggerita ma le idee sono rimaste le stesse“.
Evani è stato l’autore della rete decisiva nella finale di Coppa Intercontinentale del 1989 contro l’Atletico Nacional di Medellin: “Sono stati 10 dieci giorni importanti per la mia carriera. Prima di quel gol ne avevo fatto uno nella Supercoppa Europea. Anche oggi i tifosi, quando mi fermano, mi ricordano queste due reti e capisco l’importanza che hanno avuto per loro“.
L’ex Milan parla così delle prime sensazione all’arrivo di Silvio Berlusconi: “Eravamo un po’ increduli perché quando ha comprato il Milan la società era in difficoltà, poi invece come sempre ha avuto ragione lui“.
Evani è stato un esterno sinistro di grandissima qualità e gamba. Difficile fare paragoni: “Il Milan sulle fasce ha avuto molti giocatori bravi. Potrei dire Serginho perché è sinistro ed è quello che ha avuto più continuità in quella zona di campo“.
Redazione MilanLive.it