Milan, da Maldini a Locatelli: la ‘cantera’ dei gioielli

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Manuel Locatelli (gazzetta.it)

La Gazzetta dello Sport nella propria edizione odierna mette in evidenza l’importanza che sta tornado ad avere il settore giovanile per il Milan negli ultimi tempi, un po’ come avvenne negli anni ’80 e inizio anni ’90 quando esordirono giocatori del calibro di Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Demetrio Albertini e altri che hanno fatto la storia rossonera nel corso dell’era di presidenza di Silvio Berlusconi.

L’esplosione di Gianluigi Donnarumma è l’esempio ideale, di coraggio delle scelte da parte del club e di Sinisa Mihajlovic stesso, abile a capire le qualità del portiere classe 1999 e lanciarlo nel momento più opportuno. Ed il prossimo talento da lanciare si chiama Manuel Locatelli, 18 anni appena compiuti, nativo di Lecco. Piedi educatissimi e già una stima incredibile mostratagli sia da Silvio Berlusconi che dall’allenatore. Un biglietto da visita interessante per il giovane ragazzo, regista che spera entro la fine della stagione di ritagliarsi un posto in squadra.

Il presidente vuole un Milan il più italiano possibile e con il maggior numero di elementi provenienti dal vivaio. Di Donnarumma e Locatelli abbiamo parlato; ma l’organico a disposizione di Mihajlovic può contare pure su Ignazio Abate, Mattia De Sciglio, Davide Calabria e Luca Antonelli, tutti fuoriusciti dal settore giovanile milanista. L’obiettivo è sempre stato quello di incrementare la pattuglia di giocatori fatti in casa. Nella Primavera di Cristian Brocchi ci sono profili interessanti che per il futuro fanno ben sperare. Anche se ai giovani andrebbero sempre affiancati campioni o comunque giocatori di spessore che possano facilitarne la crescita. Proprio come avveniva nella prima parte dell’era di presidenza di Silvio Berlusconi. Per vincere è necessario il giusto mix.

 

Redazione MilanLive.it

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