Se si vuole difendere un risultato e chiamare in causa quegli elementi generosi, ricchi di grinta e voglia anche solo per 5-10 minuti, il cambio effettuato da Sinisa Mihajlovic nel finale di Milan-Genoa non ha senso. Inserire Mario Balotelli, non al top della condizione, per difendere il vantaggio e sperare in un guizzo finale è considerazione in effetti evitabile e poco furba.
Mario c’ha messo anche del suo, come scrive La Gazzetta dello Sport oggi, entrato con troppa sufficienza, assente nella fase di pressing che gli si richiedeva e persino acciaccato per una botta subita nel recupero. Mihajlovic su tutte le furie è forse lo specchio di un momento non troppo positivo per Balotelli, avvertito nel post-partita dallo stesso allenatore pronto a fare a meno di lui anche part-time. Ad oggi appare difficile che l’ex Liverpool possa tornare in cima alle gerarchie dell’attacco, come invece successo prima della pubalgia di fine settembre scorso.
Ma il club non ha intenzione di scaricarlo immediatamente, vuole sperare ancora e provare a stimolare Balotelli, nel guadagnarsi una conferma e una rivalsa migliore. Adriano Galliani prima del match contro il Genoa lo aveva elogiato: “Il comportamento di Mario è encomiabile, da dieci. E’ sempre nel nostro cuore e credo possa tornare a far bene“. Una promozione che però dovrà passare soprattutto dalle prestazioni in campo, finora non proprio da stropicciarsi gli occhi.
Redazione MilanLive.it