Milan, caso Mauri: l’incedibile che non gioca mai

José Mauri
José Mauri (©Getty Images)

Quanto è stato preso, i complimenti nei confronti del Milan si sono sprecati. Finalmente si era riusciti ad arrivare prima degli altri su uno dei talenti più interessanti della Serie A, battendo anche concorrenti illustri. Ma l’esperienza di José Mauri in rossonero finora non è stata certo entusiasmante.

L’ex gioiellino del Parma non è mai stato utilizzato da Sinisa Mihajlovic in campionato. Le sue uniche presenze sono state nelle amichevoli e in Coppa Italia, tutte senza brillare particolarmente. Ovviamente per un giovane non è facile fare la differenza giocando raramente e in una squadra in cui viene fatto turnover in quelle occasioni. Il centrocampista 19enne, quando è sceso in campo, lo ha fatto sempre con diversi compagni che, come lui, erano poco utilizzati e questo fattore non lo ha certo aiutato.

Per la sessione invernale del calciomercato la sua cessione in prestito sembrava essere scontata. Un ragazzo non può crescere senza giocare. Eppure il Milan ha deciso di considerarlo incedibile e di non farlo partire. Una scelta sorprendente, alla luce dello scarso impiego di Mauri. Nella linea mediana lui rappresenta l’ultima scelta. Riccardo Montolivo, Juraj Kucka, Andrea Bertolacci e Andrea Poli sono davanti a lui nelle gerarchie.

Mihajlovic ha trovato la quadratura nel suo 4-4-2 e difficilmente si avventurerà nel lanciare l’italo-argentino, rischiando di sbagliare e magari di bruciarlo. La sensazione è che nei prossimi mesi l’andazzo non cambierà e che per il giocatore questa possa poi risultare una stagione quasi da buttare. Un trasferimento in prestito gli avrebbe consentito di giocare, maturare e rientrare poi a Milanello più pronto per indossare la maglia rossonera. La gestione di Mauri è davvero singolare e non ci stupiremmo se lui dovesse chiedere la cessione in estate. Più volte l’agente ha fatto capire che questa situazione viene vissuta con una certa insofferenza e che, eventualmente, il trasferimento definitivo non sarebbe ipotesi sgradita.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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