La parabola di M’Baye Niang ha dell’incredibile. E’ passato nel giro di qualche anno dall’essere l’ennesimo ‘bad boy’ di casa Milan, tutto cresta e sciagure, fino ad oggi quando ormai tutti lo considerano una risorsa preziosa e fondamentale per l’attacco rossonero. Merito probabilmente di Sinisa Mihajlovic, che lo ha lanciato dopo un infortunio al piede che lo ha bloccato per tre mesi circa e lo ha fatto diventare di diritto il partner ideale di Carlos Bacca.
La Gazzetta dello Sport elogia il talento del classe 1994, che ha un futuro roseo davanti a se’ e il Milan stesso farà fatica a trattenerlo; basti pensare che i rossoneri già avevano fortemente titubato di fronte ai 16 milioni proposti dal Leicester City, ma è stato lo stesso Niang a decidere di restare e snobbare l’offerta della rivelazione di Premier League. La conferma della sua decisione è arrivata nel derby: prestazione da leader, con un assist e un gol e quel movimento continuo che Mihajlovic gli chiede per entrare nel vivo del gioco.
Il Milan farà fatica anche a toglierlo dall’undici titolare, nonostante accanto a lui stiano risalendo posizioni tre attaccanti di livello super, da Luiz Adriano a Mario Balotelli più il redivivo Jeremy Menez ormai di nuovo tra i disponibili in casa rossonera. Ma un Niang così, decisivo in campionato e pure in Coppa Italia, non si smuove neanche col turnover.
Redazione MilanLive.it
