Dai fastidiosi rumori alla soddisfazione, anche in tribuna autorità. A San Siro ieri si è intravista una metamorfosi che ha riguardato anche le alte sfere del club rossonero, passato dall’essere contestato ad avere una importante tregua fatta di fiducia e gloria, almeno per una notte.
Silvio Berlusconi è stato ampiamente contestato ad inizio match, così come l’a.d. Adriano Galliani, al suo ritorno sugli spalti della ‘Scala del calcio’. Striscioni e cori contro una società che, numeri alla mano, sta agendo in maniera non troppo proficua da anni. Eppure il 3-0 sull’Inter pare aver acquietato gli umori della Curva Sud, ma anche le sensazioni dello stesso Berlusconi, che l’ultima volta che mise piede allo stadio finì per complimentarsi con l’Atalanta di Edy Reja, capace di strappare il pareggio in trasferta e meritevole persino di un risultato più prestigioso.
Stavolta, come titola la Gazzetta dello Sport, Berlusconi non ha sbagliato spogliatoio: finisce in quello del suo Milan, per congratulazioni e foto con la sua squadra, finalmente vincente e bella da vedere come un tempo, anche se il cammino è lungo. Il Cavaliere lo sa e nel post-partita si lascia scappare qualche parola positiva ma non troppi encomi: “Mihajlovic è più al sicuro come è giusto che sia, ma l’allenatore si sa che va giudicato dai risultati. Milan perfetto? Può fare anche meglio, ma quando si vince per 3-0 bisogna essere contenti, ho fatto i complimenti a tutti“.
Redazione MilanLive.it