Adriano Galliani al termine del derby vinto per 3-0 contro l’Inter è intervenuto ai microfoni di Milan Channel per commentare quanto avvenuto stasera a San Siro: “Devo ancora riprendermi. Quest’anno alterniamo partite meravigliose, ad altre dove lasciamo punti così. Adesso abbiamo sfatato che non andiamo bene con le grandi. Con due abbiamo vinto, con due perso e una pareggiata. Ora dobbiamo scalare la classifica. Non dico oltre. Abbiamo ancora up & down. Tra questo Milan e quello di Empoli, non si spiega questa differenza. Una vittoria 3 a 0 resta per tutta la stagione e resta comunque nella memoria e nella storia. Andiamo avanti, cerchiamo di fare punti e scaliamo la classifica“.
Successivamente l’amministratore delegato rossonero ha parlato dei singoli giocatori: “Honda lavora, si sacrifica. Chi allena, le vede queste cose. E’ il suo ruolo e sta facendo bene. Si sacrifica e poi ha un piedino niente male nei cross. Questa sera mi è molto, molto, molto, molto piaciuto Kucka. Superlativo Alex. Il suo problema sono stati gli infortuni. E’ un giocatore importante, la sua storia parla per se. Non montiamoci la testa, sempre sesti siamo. A sei punti dal terzo posto. Vediamo mercoledì contro il Palermo, stasera godiamocela. Bacca è strepitoso, fa un occasione e segna un gol. Lui mi ricorda un po’ Inzaghi. Sottoporta è cattivissimo. Si è inserito con una capacità e con una maestria incredibile. Se ci sono le disponibilità economiche, guardo il Panini internazionale e vedo che ha segnato 48 gol in due anni in Spagna. Ha fatto 13 gol, se ha un’occasione segna. In questo senso assomiglia ad Inzaghi“.
Infine Galliani ha parlato di Silvio Berlusconi e in generale della squadra: “Il Presidente stasera se l’è goduta, anche se lui in primis è milanese e non ha mai tifato contro l’Inter. Siamo in dovere di donargli qualche gioia. Gli abbiamo fatto un regalo di compleanno del Milan, non indifferente. Tutta la squadra è con l’allenatore, in qualsiasi situazione. Nessuno rema contro, anche nei momenti più bui. Glielo dissi anche il Presidente. Si cambiano gli allenatori che non hanno in pugno la situazione. E la squadra è sempre stata schierata con l’allenatore, anche quando si perdeva. In qualsiasi momento, stava con il mister“.
Fonte: acmilan.com