Altro giro, altra intervista ricca di spunti in casa Milan; il Corriere dello Sport ha dato la parola a Keisuke Honda, centrocampista di qualità di origine giapponese. Il numero 10 dei rossoneri negli ultimi tempi ha polemizzato molto ai microfoni dei media del suo paese sull’andamento e la gestione del club. Più pacato stavolta Honda nel descrivere la situazione del Milan.
Ma iniziamo dal derby e dal pronostico piuttosto ottimista: “Il derby lo vinciamo noi per 1-0, segnerà Bacca. Dobbiamo vincere per forza, non stiamo giocando bene ma abbiamo l’opportunità di risalire in classifica. La Champions? E’ dura, ci sono molti punti di distacco, ma questo non è il momento di abbandonare i sogni. Poi neanche l’Inter gioca così bene“.
La schiettezza di Honda lo porta subito a commentare i motivi del momento poso positivo del club, fuori dalle coppe ormai da due anni: “Al Milan manca la pazienza di lavorare, come del resto in tutta Italia. Ogni volta che si gioca una partita non si può pensare di fare una rivoluzione se le cose sono andate male, così non si arriverà mai a nulla. Nel club Berlusconi ci sprona, ma ha argomenti diversi dall’allenatore. Per tornare forti dobbiamo avere tutti unità e mentalità condivisa, dal presidente all’allenatore fino ai giocatori e tifosi. Il lavoro di Galliani è difficile, vuole tornare ad essere un grande dirigente, ma bisogna guardare avanti e lasciarsi il passato alle spalle“.
Ecco dunque alcune rivelazioni sul suo presente e sul futuro ancora incerto dal punto di vista professionale: “I tifosi del Milan non sono molto contenti delle mie prestazioni. Ho un anno e mezzo di contratto, non so cosa succederà in futuro ma voglio onorarlo al meglio. Non ho mai chiesto di andare via dal Milan. Il mio ruolo? Ho sempre giocato trequartista centrale, da quando sono qui sempre da esterno. Anche se non ho le caratteristiche ideali per farlo. Ho comperato un club in Austria, l’Horn, e ho tesserato già 5 giapponesi. E’ bello fare anche il presidente“.
Redazione MilanLive.it