Roberto Donadoni oggi allena il Bologna con ottimi risultati e da anni è un allenatore molto apprezzato, forse anche sottovalutato. Nel suo passato c’è una grande carriera da giocatore al Milan, dove ha vinto tutto e ha dimostrato di essere un campione vero.
Nell’intervista concessa a Walter Veltroni per il Corriere dello Sport, Donadoni ha ricordato il suo trasferimento in rossonero: «Fu una mia scelta. Mi voleva la Juventus, che a quei tempi aveva un rapporto privilegiato con l’ Atalanta… Fu una scelta difficile. Ma io andai dove mi portava il cuore. Scelsi il Milan, la squadra per la quale tifavo fin da bambino. Allora la Juve vinceva sempre e il primo anno al Milan riuscimmo a stento a entrare in Coppa Uefa, tanto che alla fine di quell’anno mi chiesi se non avessi sbagliato. Ma poi cominciò il nostro ciclo fantastico e vincemmo sei scudetti, tre Champions, due Coppe Intercontinentali…».
Per quanto riguarda il tributo che gli ha dedicato San Siro nella partita Milan–Bologna 0-1 del 6 gennaio, ha così commentato l’affetto dei tifosi milanisti: «Meraviglioso, mi fa ancora oggi venire la pelle d’oca. Tanti di quei tifosi forse non mi hanno mai visto giocare. Ma hanno memoria di me. In quel momento ho pensato quanto fosse bello fare questo mestiere. Avrei fatto le capriole dalla gioia, mi sarei messo a saltare, ma non sarebbe stato commendevole. Non smetterò mai di ringraziare San Siro per quel momento di gioia».
E quanto a Donadoni viene chiesto se gli piacerebbe allenare il Milan, non ci sono dubbi sulla risposta: «Come potrei risponderle di no? Da giocatore scelsi il Milan, avendo altre, autorevoli possibilità. I miei sentimenti sono gli stessi, non sono cambiati». Chissà se in futuro vedremo il grande Roby sulla panchina rossonera. Sono in molti a volercelo tra i tifosi.
Redazione MilanLive.it