Pasquale Foggia a 32 anni si è già ritirato dal calcio, ma nella sua carriera ha comunque vissuto delle esperienze importanti vestendo anche le maglie di Milan, Lazio e della Nazionale.
Il suo approdo in rossonero è avvenuto nel 1999, quando fu prelevato dal Padova e inserito nel settore giovanile: “Quando andai nella sede del Milan con Galliani, per firmare il contratto, vidi appesa la maglia di Roberto Baggio autografata – ricorda Foggia ai microfoni di Gianlucadimarzio.com -. Provai brividi ed emozioni uniche. Trovarmi nel giro di pochi anni dai campetti di periferia al Milan era un sogno che vivevo ad occhi aperti. Una squadra di fuoriclasse, un centro sportivo fantastico, un ambiente unico e lascio immaginare cosa potesse significare per me che fino a quel momento potevo solo vederli in tv. Ero arrivato in uno dei club più forti del mondo“.
L’ex calciatore ha poi fatto la sua analisi su quello che è il momento attuale del Milan: “Nel periodo in cui sono stato a Milano, i rossoneri avevano uno squadrone che si basava su un gruppo di giocatori che si conoscevano a memoria. Parlo di Maldini, Costacurta, Gattuso, tutti campioni che oltre a fare la differenza in campo davano una grande mano anche fuori. Nelle ultime stagioni il Milan fa e disfa, cambia giocatori e allenatori ad ogni campionato e questo complica terribilmente la situazione. Quello che manca al Milan è proprio questo, un nucleo solido di giocatori importanti, che facciano capire cosa significa indossare quella maglia. Concordo con quello che ha detto recentemente Gattuso, manca il rispetto delle regole che in un grande club come il Milan erano religione“. Il pensiero di Foggia sarà sicuramente condiviso da molti.
Redazione MilanLive.it