Alibaba-Milan%2C+i+cinesi+non+smentiscono%3A+%26%238220%3BNo+comment%26%238221%3B
milanliveit
/2016/01/15/alibaba-milan-i-cinesi-non-smentiscono-no-comment/amp/
Categorie: Milan News

Alibaba-Milan, i cinesi non smentiscono: “No comment”

Jack Ma, Chairman di Alibaba Group (©Getty Images)

Mentre proseguono le trattative tra Fininvest e Bee Taechaubol per arrivare alla conclusione dell’affare inerente il 48% delle quote del Milan per il faraonico prezzo di 480 milioni di euro, negli ultimi giorni è emerso un forte interesse da parte di Alibaba Group per il club di via Aldo Rossi. Secondo alcune fonti il colosso cinese dell’e-commerce vorrebbe entrare nel pacchetto azionario, mentre per altre c’è solamente la volontà di stringere una partnership di tipo commerciale.

Ieri Il Sole 24 Ore scriveva che il gruppo guidato da Jack Ma aveva manifestato l’intenzione di avviare una due diligence per analizzare i conti del Milan e valutare un’offerta di acquisto, senza specificare se per quote minoritarie o maggioritarie. Alibaba possiede già una divisione impegnata nello sport e che recentemente ha acquistato per 192 milioni di dollari il Guangzhou Evergrande, squadra che da anni è ai vertici del calcio cinese e asiatico.

Carlo Festa, giornalista proprio del Il Sole 24 Ore, tramite il suo noto blog Insider ha rivelato che c’è stato un contatto con Molly Morgan, responsabile europeo per le relazioni con la stampa di Alibaba, per capire se ci fosse un reale interesse nei confronti del Milan e di che tipo. La riposta è stata un secco “No comment“. Un’espressione che non smentisce affatto che qualcosa di veritiero sotto ci sia realmente.

Il quotidiano Tuttosport riporta, invece, che Alibaba si sarebbe fatto avanti con Barbara Berlusconi per la commercializzazione del brand Milan in Cina. Una trattativa separata rispetto a quella con Mr Bee e volta solo all’aumento del fatturato rossonero in Asia. Non vi sarebbero intenzioni da parte del gruppo di Jack Ma di entrare come socio del club.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.