Abbiamo stilato le pagelle di difesa e centrocampo, adesso daremo le nostre valutazioni sull’attacco del Milan per quanto riguarda la prima parte della stagione 2015/2016.
Carlos Bacca 6.5: 9 gol in 19 presenze tra campionato e Coppa Italia, il colombiano ha dimostrato che quando viene messo nelle condizioni giuste sa essere letale davanti alla porta. Il gioco della squadra (lento, prevedibile e con poche verticalizzazioni) non lo favorisce affatto, ma lui il suo contributo lo sta dando. Sicuramente può dare di più e lui stesso ne è consapevole. Soprattutto in alcune giocate palla al piede dovrebbe essere maggiormente incisivo, ma siamo certi che migliorerà se tutto il gruppo viaggerà nella corretta direzione.
Luiz Adriano 6+: anche lui come Bacca, e come la maggior parte degli attaccanti, necessita di un gioco di squadra efficace per essere sfruttato al meglio. Il brasiliano ha segnato 5 reti in 18 partite disputate e il suo bottino potrà aumentare se verrà innescato correttamente. L’ex Shakthar Donetsk con le sue sponde è molto prezioso e davanti fa un buon lavoro anche a livello di pressing.
Mario Balotelli sv: diversamente dai due colleghi di reparto menzionati, a lui basta ricevere un pallone per creare una situazione pericolosa. Il suo tiro dalla distanza è sempre molto insidioso e spesso sa conquistarsi punizioni sulle quali poter sfruttare il suo potente e preciso piede destro. Impossibile dargli un voto visto che ha giocato pochissimo a causa della pubalgia. Balotelli ha tanto da dimostrare, soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento in campo e anche sotto il profilo tattico. Vedremo se il 2016 sarà l’anno buono per riscattare un 2015 da incubo.
M’Baye Niang 6: l’esperienza al Genoa certamente è servita a lui per crescere, ma è servita anche ad altri per capire che il ruolo nel quale può sprigionare il suo potenziale è quello di attaccante vero e non di esterno. Per necessità Sinisa Mihajlovic a volte ha dovuto impiegarlo a destra, ma sa che mettendolo più vicino alla porta ottiene da lui un rendimento migliore. Il francese ha fatto dei passi avanti nello saper stare in campo e anche per quanto concerne il feeling con il gol, deve trovare continuità ora. Ha notevoli margini di miglioramento ancora e starà a lui con umiltà e impegno fare il definitivo salto di qualità.
Jeremy Menez sv: si è visto solo per uno spezzone in Coppa Italia contro il Perugia e basta. I problemi alla schiena del francese hanno privato Mihajlovic di un elemento sicuramente un po’ egoista e indisciplinato tatticamente, ma anche abile nell’uno contro uno e nel creare quella superiorità numerica che al Milan spesso manca. La sua velocità e i suoi dribbling sono armi che potranno risultare molto utili nel nuovo anno se l’ex PSG riconquisterà una condizione fisica accettabile e si metterà completamente al servizio della squadra.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)