La sua carriera nel Milan si interruppe in uno dei giorni più tristi per i tifosi rossoneri, quel 13 maggio 2012 che coincise non solo con la sfida al Novara all’ultima di campionato, ma anche con l’addio contemporaneo di tanti leader e stelle del club milanista degli anni precedenti, da Gennaro Gattuso a Pippo Inzaghi. Tra questi c’era per l’appunto anche Alessandro Nesta, straordinario difensore che vinse praticamente tutto con la maglia rossonera dal 2002 al 2012. L’ex laziale ora ha cominciato la carriera di allenatore, nell’Fc Miami con Paolo Maldini come dirigente, una scelta singolare.
Nesta è stato intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport direttamente a Kuwait City, dove si trova per un evento ‘All-Stars’ benefico di calcio internazionale. L’ex stopper ha parlato del Milan di oggi: “L’allenatore del Milan dovrebbe sentirsi tranquillo, perché non è lui il problema del club. Anzi, Mihajlovic per me è l’uomo giusto per ripartire, è un duro e sa fare il suo lavoro. Mi auguro non lo mandino via prima del tempo, secondo me con lui si può tornare a lottare per entrare in Champions League. E’ una speranza, poi la squadra nel complesso non è affatto male“.
La soluzione per cambiare passo Nesta già ce l’ha in mente: “Urge cambiare mentalità, perché il Milan non vive più quei momenti di ricchezza economica di un tempo. Quindi le scelte devono essere accurate, prima di acquistare un calciatore va fatto molto scouting, valutato il tutto con precisione. Io allenatore a Milanello? Per ora me ne sto tranquillo, c’è la fila davanti a me. Certo se chiamasse un club come quello rossonero sarebbe impossibile dire di no“.
Su un ritorno con Paolo Maldini si è invece così espresso: “Mi auguro che Paolo rientri in società, per me è un po’ presto. Sono partito da lontanissimo, per avere la panchina del Milan c’è una lunga fila e io voglio stare un po’ tranquillo“.
Redazione MilanLive.it