Milan, le pagelle del 2015: i centrocampisti

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Ecco con il secondo appuntamento delle pagelle 2015 di MilanLive.it. Dopo aver dato le nostre valutazioni sui difensori, oggi passiamo invece ai centrocampisti del Milan e al loro giudizio inerente la prima parte della stagione in corso.

Riccardo Montolivo 5+: è il capitano della squadra e dovrebbe esserne il trascinatore, ma in campo questa cosa non si nota spesso. Più volte ha dichiarato che sia lui che i compagni hanno personalità, ma l’ex Fiorentina dovrebbe dare qualcosa di più in virtù del suo status nello spogliatoio. Positivo il fatto che sia in testa alla classifica dei palloni recuperati in Serie A, segnale che il suo lavoro in fase di interdizione funziona nonostante non sia quello il suo compito principale solitamente. Quando si tratta di impostare, invece, dovrebbe essere più veloce e preciso. Ci piacerebbe rivedere quel Montolivo apprezzato nel corso della stagione 2012/2013 quando ci fu la cavalcata Champions con Massimiliano Allegri in panchina. Quello è il Montolivo di cui ha bisogno il Milan.

Andrea Bertolacci 6: qualcuno lo aveva ribattezzato ‘mister 20 milioni’ per l’investimento fatto e nelle prime partite di campionato sembrava un po’ spaesato in campo, anche perché poco aiutato dai compagni, ma dal match dell’Olimpico contro la Lazio ha cambiato marcia. Peccato che proprio in quella sfida si è infortunato ed è stato fuori parecchio tempo, ma al rientro ha fatto vedere che ha qualità di cui questo Milan ha assoluto bisogno e rinunciare a lui non è semplice. La sua assenza in alcune gare si è notata molto. Speriamo che nel 2016 cresca ancora, i margini di miglioramento ci sono.

Juraj Kucka 6: è stato l’ultimo acquisto del Milan nella scorsa sessione di calciomercato, non il grande colpo che si aspettavano i tifosi, ma il solito affare con il Genoa dell’amico Enrico Preziosi. Lo slovacco tecnicamente è modesto, ma almeno è uno di quelli che si impegna sempre e dà il 100% con tutti i propri limiti. Ovviamente ciò non basta, perché siamo il Milan e dare tutto dovrebbe essere la normalità e non l’eccezionalità, ma a Kucka è difficile chiedere più di quanto sta facendo.

Nigel de Jong 5: l’olandese ha deluso fin dalle prime partite di campionato, anche perché impiegato in ruolo (quello di perno centrale del centrocampo) che non gli addice visto che impostare il gioco non rientra tra le cose in cui eccelle. Ben presto ha perso il posto da titolare accumulando tante panchine e non convincendo affatto quando Sinisa Mihajlovic lo ha riproposto. La sua avventura in rossonero sembra ormai prossima ai titoli di coda, a gennaio o nella prossima estate saluterà.

Andrea Poli 5.5: mister Mihajlovic lo considera un giocatore da inserire solo a partita in corso e difatti solo in 3 occasioni è partito titolare su un totale di 13 presenze stagionali. Il suo impatto sulle gare non è sempre stato quello che ci si aspettava, ma va detto che il minutaggio è stato molto scarso e non è neppure facile giudicare l’ex Sampdoria e Inter. Alcune sirene di calciomercato lo accostano al Napoli, dove Maurizio Sarri potrebbe dargli maggiore spazio, ma sembra che Poli rimarrà a Milano con l’auspicio di guadagnare maggiore considerazione.

José Mauri sv: impossibile dare un voto a un giocatore sceso in campo solo in amichevole e in due partite di Coppa Italia. Vedremo se nel 2016 troverà più spazio, al Milan o altrove. A Parma dimostrò di avere delle qualità interessanti.

Antonio Nocerino sv: per lui solo tre presenze, tutte negative a dire il vero, ma è palese che si tratti di un giocatore rimasto solamente perché non si è stati in grado di cederlo nella passata estate, probabilmente a causa dell’elevato stipendio.

Suso sv: poco spazio, giusto il trasferimento in prestito al Genoa. Alla corte di Gian Piero Gasperini può rilanciarsi.

Giacomo Bonaventura 8: uno dei più positivi della squadra sia nella scorsa fallimentare stagione che in questa altalenante. Jack è in netta crescita ed è uno che riesce a fare la differenza. Ha personalità ed è un elemento a cui Mihajlovic non può rinunciare. Finora 4 gol e 8 assist per lui, ma il bottino più essere incrementato da qui al termine del campionato. L’ex Atalanta sta dimostrando costantemente di meritare la maglia rossonera ed è tra i giocatori più apprezzati dalla tifoseria.

Keisuke Honda 5: il passaggio al modulo 4-3-1-2 sembrava poterlo finalmente mettere nelle condizioni di esprimersi in un ruolo, quello di trequartista, più adatto alle sue caratteristiche. Ma il giapponese non ha convinto e così Mihajlovic ha accantonato sia lui che il modulo. A Frosinone, da esterno destro, l’ex CSKA Mosca ha dato segnali di risveglio ma sarà il 2016 a stabilire se si è trattato solo di un caso.

Alessio Cerci 5: ci aveva illusi con alcune buone prestazioni, in particolare quella dell’Olimpico contro la Lazio, ma successivamente è tornato il Cerci che abbiamo visto fin dal suo arrivo a Milano. Se riuscisse ad essere costante quando azzecca la giusta prestazione, sarebbe sicuramente un elemento più utile viste le sue caratteristiche. Ma sembra che solo con Giampiero Ventura in panchina riesca a dare il meglio.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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