L’edizione odierna de Il Corriere della Sera ha interpellato un personaggio storico per il Milan e per il calcio italiano in generale, ovvero Arrigo Sacchi, colui che secondo molti con il suo gioco universale e moderno a ‘zona’ ha rivoluzionato il modo di intendere il calcio negli ultimi 20-25 anni.
Sacchi, tra le varie questioni, ha affrontato anche il tema del Milan di oggi, una società incapace di ricostruire una squadra vincente come nel passato: “Da quello che vedo, il Milan mi sembra un club meno unito e coeso di un tempo, c’è da dire che quando c’ero io la società era grande e vincente proprio perché si ragionava con unità di intenti, in ogni ambito, dalle questioni dirigenziali a quelle del campo. oggi mi sembra tutto molto diverso“.
Un aneddoto sul suo rapporto con Adriano Galliani spiega benissimo il modo di ragionare di Sacchi: “Quando arrivai al Milan una delle prime cose che mi disse è che potevo spendere quanto volevo. Ma io gli risposi che più spendo e meno pazienza avrebbero avuto col mio lavoro. Basta vedere la situazione di Louis van Gaal a Manchester, ha sperperato troppo e ora è sulla graticola. Servono idee nuove e originali per vincere, non i soldi“.
Redazione MilanLive.it