L’edizione on-line della Gazzetta dello Sport ha oggi effettuato una piccola ricerca per ritrovare alcune delle meteore più clamorose della storia recente del Milan, quei calciatori che in maglia rossonera non si sono praticamente mai visti se non negli album delle figurine o nelle rose di Transfermarkt. Sono stati scelti 4 profili, alcuni ‘desaparecidos’ che si sono allontanati dal calcio che conta, forse proprio per colpa dell’esperienza impalpabile in rossonero.
Il primo analizzato è il terzino nigeriano Taye Taiwo, otto presenze al Milan tra il 2011 e il 2013. Una vita all’Olympique di Marsiglia non è servita per importsi, snobbato completamente da Massimiliano Allegri. Il classe 1985 dopo l’esperienza italiana ha girovagato tra Q.P.R., Bursaspor e Dinamo Kiev, prima di difendere la fascia mancina dell’Helsinki, squadra campione di Finlandia.
Poi c’è Oguchi Onyewu, il gigante statunitense che fece impazzire tutti per stazza e grinta durante la Confederations Cup del 2009. In quell’anno si trasferì al Milan, ma senza troppa fortuna viste la sola presenza in Champions League e la scazzottata epica con Zlatan Ibrahimovic. Tante squadre ma anche tante delusioni dopo il passaggio milanista. L’ultima sua occupazione è stata il Charlton, seconda divisione inglese. E’ svincolato da giugno scorso.
Si ricorda anche un difensore noto alle cronache di mercato Milan, come Didac Vilà, terzino catalano sempre mandato a giocare in prestito: solo una presenza in rossonero, poi prestiti ad Espanyol, Betis Siviglia ed Eibar fino alla cessione a titolo definitivo all’Aek Atene. Un calciatore decisamente dimenticabile. Chiudiamo con Bakaye Traorè, mediano del Mali arrivato dal Nancy. Otto presenze da comparsa nel 2012-2013 poi il trasferimento al Bursaspor dove gioca con una certa continuità. E quello scambio di persona con M’Baye Niang che usò il nome del compagno per salvarsi dalla polizia dopo un incidente in auto.
Redazione MilanLive.it