Gianluigi Donnarumma ha esordito come titolare in Milan-Sassuolo e da lì ha sempre giocato titolare in campionato mostrando di avere le qualità per meritarsi quel posto. Sinisa Mihajlovic a sorpresa ha deciso di dare fiducia a un 16enne, preferendolo ai più esperti Diego Lopez e Christian Abbiati, ed è stato ripagato dalle grandi prestazioni del ragazzo. Il club di via Aldo Rossi si sta godendo il proprio gioiello, il cui talento era noto, ma non si pensava che potesse diventare il numero 1 della prima squadra così in fretta.
Gigio nell’intervista al mensile Forza Milan ha ricordato l’inizio della sua carriera calcistica e nello specifico quando a 5 anni papà Alfonso gli regalò il primo paio di guanti: “E’ stato un momento indimenticabile. Ho ancora nella mente la forte emozione di quando li ho indossati per la prima volta e ho subito pensato al mio idolo, Dida!“.
Nella sua camera Donnarumma ha il posto del portiere brasiliano, eroe della finale di Champions League del 2003 giocata tra Milan e Juventus: “Ero piccolo piccolo, ma la finale di Manchester a livello di sensazioni e di immagini è ancora viva nel mio ricordo. Innanzitutto ho ben impressa l’emozione in casa mia prima del calcio di inizio di una partita storica, la prima finale di Champions tra due squadre italiane. Poi ricordo gli occhi di Shevchenko nel momento del calcio di rigore decisivo e l’abbraccio con Dida, protagonista sui tiri dal dischetto dei giocatori juventini“.
La sua carriera è cominciata da quei guanti e da quel poster di Dida, adesso è il più giovane portiere titolare in tutta Europa. Il Milan lo ha prelevato già quando era giovanissimo e corteggiato da società importanti, un grande affare. E Gianluigi, da tifoso milanista, non può che essere felice della scelta presa: “Solo quando mi ha voluto il Milan ho capito che i sogni coltivati da bambino sarebbero potuti diventare realtà“.
Uno degli esempi di Donnarumma è senza dubbio Gianluigi Buffon, estremo difensore a cui è stato paragonato e che ha avuto modo di incontrare nel corso dell’ultimo Juventus-Milan a Torino: “E’ il più forte di tutti i tempi, però ho anche altri punti di riferimento. Mi riferisco a due campioni con i quali mi alleno tutti i giorni. Parlo ovviamente di Diego Lopez e Christian Abbiati, due grandi interpreti del ruolo. Devo anche ringraziare Alfredo Magni, prezioso non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto sotto altri aspetti non meno importanti come il comportamento, la serenità nell’affrontare ogni momento“.
Infine il 16enne talento del Milan ha voluto ricordare quello che è stato finora il momento più emozionante della sua carriera: “Anche quando sono entrato in campo nella partita del mio debutto contro il Sassuolo, l’emozione naturale dovuta all’entrata sul prato di San Siro ha lasciato subito spazio alla concentrazione, alla responsabilità nei confronti dei compagni, splendidi nell’accompagnarmi in questi primi passi della carriera“. Però non è stato questo descritto il momento che ricorda con più emozione e spiega poi qual è invece: “Quando Sinisa Mihajlovic mi ha chiamato da parte alla vigilia di Sassuolo-Milan e mi ha detto ‘Domani tocca a te’“.
Redazione MilanLive.it