Un anno dopo, quasi preciso, in casa Milan le cose non sono affatto cambiate. C’è stato un mercato da quasi 90 milioni, la partenza di molti calciatori indesiderati, un nuovo allenatore alla guida della squadra e tante buone intenzioni messe in chiaro dal club. Ma i punti sono i medesimi, 25 in 16 incontri, dello scorso campionato e le parole riferite ieri da Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa rispecchiano quelle di Filippo Inzaghi proprio circa 12 mesi fa.
La Gazzetta dello Sport riporta le dichiarazioni del serbo, che torna sul concetto di ‘magia’ e controllo che servirebbe per mettere al sicuro la propria panchina e lanciare la sua squadra verso lidi più proficui: “Vorrei essere come Harry Potter, ma non ho la bacchetta“. Più o meno stesso concetto su cui si basavano i discorsi di un Inzaghi ai primi sintomi di crisi netta in gioco e risultati: “Ci serve continuità ma è una situazione difficile, servirebbe la bacchetta magica“.
Tale similitudine sintetizza il momento e lo stato del Milan, come detto immutato rispetto al dicembre 2014, anche se quella squadra stava chiudendo l’anno solare in bellezza con la vittoria sul Napoli e il pareggio contro la Roma in trasferta. Oggi la formazione di mister Sinisa non riesce ancora a trovare la strada giusta, anche se il serbo prova a salvare il recente cammino: “Dopo la sconfitta col Napoli siamo cresciuti, abbiamo perso solo una gara contro la Juventus e ne abbiamo vinte sei. Ma ci manca qualcosa, almeno 4 punti persi per colpe nostre“.
Redazione MilanLive.it