Carlos Bacca è un killer, un assassino nato, uno che difficilmente sbaglia un colpo. Sotto porta praticamente nessuno è come la punta colombiana del Milan, un calciatore capace di segnare 7 reti in campionato su 18 tiri effettuati finora in campionato. Un dato impressionante, che dimostra la concretezza suprema dell’ex Siviglia, cinico e spietato quando serve buttarla dentro, come accaduto domenica contro il Verona nell’unica vera chance capitata in partita.
La Gazzetta dello Sport spiega che uno come Gonzalo Higuain, cannoniere del campionato con 14 reti, ha avuto bisogno di ben 60 conclusioni per ottenere tale score. Lo stesso vale per il vice-cannoniere Eder della Sampdoria, 10 reti ma tantissimi tentativi verso le porte avversarie. Bacca tira meno ma segna di più: media vincente da 38,39%, seguito dal rivale interista Mauro Icardi che finora ha timbrato 6 volte il cartellino.
Ma il problema vero è che il Milan sfrutta troppo poco le qualità di Bacca, la squadra non riesce quasi mai a servire questo attaccante completo, rapido e letale. I pochi tiri in porta effettuati dipendono anche e soprattutto dagli aiuti dei compagni; il solo Jack Bonaventura, elemento duttile e mobile del Milan, sembra riuscire a dialogare con Bacca. L’impressione è che se il colombiano avesse quei 5-6 palloni in più in area a partita ora avrebbe uno score personale da far invidia anche ai top d’Europa.
Redazione MilanLive.it