MILAN NEWS – Silvio Berlusconi non è contento dell’andamento del Milan in questo campionato, nessuno può esserlo viste le premesse e i risultati deludenti ottenuti finora. La squadra non è in zona Champions e neppure in quella Europa League. Ha perso tutti gli scontri diretti, tranne quello contro una derelitta Lazio, e fa fatica anche contro le cosiddette piccole. Le partite contro Carpi ed Hellas Verona dovevano rilanciare i rossoneri, i quali però non sono riusciti a fare più di 2 punti contro avversari assolutamente alla portata. La situazione di classifica è negativa e l’ambiente non è sereno; la tifoseria ce l’ha un po’ con tutti: calciatori, mister e società. Uno scenario che ricorda molto quello delle ultime fallimentari annate, che si sperava di non dover più ripetere.
Ecco perché Berlusconi non licenzia Mihajlovic
Gli investimenti estivi non sono bastati per colmare il gap dalle prime e Sinisa Mihajlovic non sta riuscendo a trasmettere ai propri giocatori né il furore agonistico di cui ha tanto parlato e neppure idee di gioco. Si è parlato di un possibile esonero del serbo, soluzione alla quale Berlusconi ha sicuramente pensato ultimamente. Ci sono stati contatti con Francesco Guidolin e si è parlato del tandem Marcello Lippi-Cristian Brocchi. Sono pure emerse indiscrezioni su Cesare Prandelli e Luciano Spalletti, ma nulla si è mosso finora concretamente. Si attendono le prossime due partite.
Alfredo Pedullà, giornalista sportivo esperto di calciomercato, nel suo blog ha spiegato i due motivi che finora hanno spinto il presidente a non cadere nella tentazione di esonerare Mihajlovic dalla panchina del Milan: