La scusa maggiormente utilizzata dopo i due pareggi flop contro Carpi e Hellas Verona aveva riguardato gli arbitraggi, rispettivamente dei signori Irrati e Valeri, colpevoli secondo il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic di aver danneggiato la prestazione rossonera, tra rigori non concessi e gol annullati ingiustamente. Un punto di vista comprensibile, vista soprattutto la moviola di domenica, ma non così universale, almeno secondo quanto filtra dalla società di via Aldo Rossi.
Tuttosport nella sua edizione odierna fa presente come il club rossonero sia tutt’altro che propenso a criticare il sistema arbitrale ed appigliarsi agli errori dei direttori di gara. Oltre alle sviste c’è una squadra, quella guidata da Mihajlovic, che mostra carenza in fatto di gioco, costruzione della manovra, concretezza e soprattutto personalità complessiva. Un Milan lontanissimo parente di quello visto fino a 3-4 anni fa, capace di competere per lo scudetto o rimontare la classifica ottenendo il meritato posto Champions League.
Mihajlovic è ovviamente il primo colpevole della situazione, che vede la sua squadra troppo lontana dalle zona di prestigio e quasi fuori dalla corsa ai primi tre posti in campionato. Urge la classica svolta che troppo spesso è stata richiamata a gran voce da dirigenza e tifoseria. Il serbo dovrà stare però attento: contro Sampdoria e Frosinone non si può più sbagliare, l’esonero è dietro l’angolo e la soluzione ad interim Mauro Tassotti pronta a subentrare dopo Natale.
Redazione MilanLive.it