Aveva chiesto di proseguire la stagione con motivazioni e atteggiamenti positivi, come quelli intravisti nel match contro la Sampdoria della giornata precedente. Eppure la gara del Milan di Sinisa Mihajlovic è da far cadere le braccia per quanto visto. Non che il Carpi andasse battuto con così tanta facilità, ma rispettare quanto meno le gerarchie della classifica sarebbe stato il minimo.
Gara inquieta per Mihajlovic, spesso in piedi, a fare avanti e dietro senza sosta, spesso sconsolato davanti alla propria panchina. L’unica mossa? Il cambio Luiz Adriano-Cerci che non ha risolto i problemi di eccessiva leggerezza del suo attacco. E quell’alibi dovuto ad un ambiente a suo dire piuttosto ostile che persegue anche nel post-partita: “Dovevamo vincere, abbiamo buttato via 2 punti. Nel primo tempo siamo andati poco bene, meglio nella ripresa ed il loro portiere è risultato decisivo. Ci è mancata la cattiveria, ma guardiamo avanti alla prossima partita“.
Contro l’Hellas Verona in casa sembra un’altra sfida semplice sulla carta, ma non ci sarà da fidarsi visto ciò che ha ammesso il tecnico serbo ieri tra delusione e analisi critica: “Non credevo di avere vita facile al Milan, ma il peggio deve ancora arrivare, ci aspettano momenti ancor più bui. C’è sempre un’atmosfera strana intorno alla squadra che non comprendo, ma abbiamo le spalle larghe e dobbiamo saper reagire a tutto“. Ma non sarà la paura dell’esonero questa strana aura negativa che Mihajlovic avverte?
Redazione MilanLive.it