Maurizio Sarri ed il Milan, un rapporto mai consumato ma spesso citato durante la scorsa estate, quando il valzer delle panchine di Serie A non era ancora cominciato seriamente. Il tecnico allora in forza all’Empoli, dopo una stagione assolutamente positiva con tanto di salvezza conquistata in anticipo, era stato accostato fortemente alla panchina rossonera. Le prime voci addirittura si erano sparse a campionato non ancora concluso, quando si vociferava di presunti incontri tra Adriano Galliani ed il mister toscano.
Secondo quanto scrive il giornalista Alfredo Pedullà sul suo sito web, tali incontri avvennero, in luoghi segretissimi, nei mesi primaverili. Galliani era rimasto folgorato dalla qualità espressa nel gioco e nelle intenzioni dall’Empoli e fu soprattutto consigliato in maniera netta da Arrigo Sacchi, uno che di bel gioco e schemi rivoluzionari se ne intende: “Se prendi Sarri come allenatore avrai un Milan spettacolare, si tornerà a lavorare con senso dell’organizzazione e senza fronzoli” – avrebbe confessato l’ex allenatore rossonero a Galliani.
Inizialmente l’amministratore delegato del Milan si era convinto a puntare su Sarri, uomo di provincia e dalla lunga gavetta alle spalle, sperando proprio di ripercorrere lo stesso azzeccato cammino fatto con Sacchi negli anni ’80. Ma qualche dubbio sfiorò la mente di Galliani e del presidente Silvio Berlusconi, i quali decisero settimane dopo di approfittare dell’addio di Sinisa Mihajlovic alla Sampdoria e puntarono sul serbo, a loro dire più propenso ed esperto nel lavorare in piazze così calde. Sarri fu messo da parte, ma tale decisione fu una vera e propria fortuna per il Napoli.
Redazione MilanLive.it