Tutti pazzi per M’Baye Niang, tutti dietro alle statistiche fenomenali di Carlos Bacca. E il povero Luiz Adriano? Quasi dimenticato, nonostante sabato sera abbia calato lui stesso il poker contro la Sampdoria con un gol da centravanti puro. L’attaccante brasiliano sembra essere sceso da settimane nelle gerarchie del Milan e del reparto offensivo, prima con il 4-3-3 che limitava l’utilizzo di una sola punta, poi con l’esplosione del ventunenne francese autore di una doppietta contro i doriani.
Ma il buon Luiz non ha nulla da invidiare ai compagni di reparto più osannati; lo dicono i numeri ed i minutaggi delle sue reti: l’ex bomber dello Shakhtar ha segnato 4 reti ufficiali in stagione, la prima in Coppa Italia contro il Perugia a fine agosto, le altre tre in campionato contro Empoli, Sassuolo e Samp, tutte davanti al pubblico amico di San Siro. 4 gol appaiono pochi per uno con le sue qualità, ma diventano improvvisamente tanti se si contano i minuti giocati in stagione da Luiz Adriano, che dunque può vantare la media di una rete ogni 180 minuti giocati.
Inoltre il talento brasiliano pare aver allontanato anche la cosiddetta maledizione del numero 9, che ha colpito vari attaccanti che dopo Pippo Inzaghi hanno indossato quella maglia nel Milan. Alexandre Pato e Alessandro Matri si erano fermati ad un paio di sigilli, Mattia Destro è arrivato a tre ma in un periodo della stagione poco centrale. Luiz quanto meno è già a 4 centri e ancora tutto il campionato davanti a se’.
Redazione MilanLive.it