Un obiettivo ambizioso, quello di andare a fare punti pesanti allo Juventus Stadium, che si è poi concretizzato con una prestazione difensiva e mai coraggiosa. Il Milan visto ieri a Torino non è mai riuscito a sfruttare le qualità dei suoi attaccanti, o un modulo che Sinisa Mihajlovic ha provato a schierare nella maniera più offensiva ed equilibrata possibile, lanciando M’Baye Niang e arretrando Giacomo Bonaventura in mediana.
La storia di Juventus-Milan si può sintetizzare con il parco possesso palla degli ospiti, circa il 44%, dato significativo sulle intenzioni dei rossoneri, rinunciatari e spesso costretti a difendersi più che a offendere in prima persona. Mihajlovic stesso ha ammesso di aver intravisto una buona fase difensiva, scardinata solo dalla grande azione che ha portato al gol Paulo Dybala. Mentre in attacco si sonnecchiava più del solito.
Il tecnico serbo ha parlato ieri delle due fasi, come riporta la Gazzetta dello Sport: “Dietro abbiamo lavorato bene, mentre in avanti ci siamo visti troppo poco. Cerci fa sempre lo stesso movimento, deve cambiare ogni tanto. Niang e Bacca si sono sacrificati molto, ma non abbiamo avuto grossa personalità nel ribaltare il fronte. L’obiettivo? Resta la Champions, vedremo dove saremo a fine stagione“.
Redazione MilanLive.it