La sfida era più importante che mai, uno spareggio per viaggiare verso Euro 2016, un derby tutto scandinavo tra due nazioni che non si amano particolarmente. Ed in Svezia-Danimarca non poteva mancare la firma del più forte in campo, Zlatan Ibrahimovic, pronto a trascinare i suoi verso una vittoria di misura, un 2-1 che rimanda comunque ogni decisione alla sfida di ritorno a Copenaghen.
Ieri sera Ibra ha fatto parlare di se’ non tanto per il gol, un penalty calciato come sempre con potenza e precisione, ma per l’esultanza sentita e commossa. Dopo la gioia per la rete del momentaneo 2-0 svedese, il numero 10 e capitano della nazionale scandinava ha gettato uno sguardo commosso al cielo, in ricordo delle 129 vittime delle stragi di Parigi, gli attentati che hanno sconvolto e gettato nel panico il mondo intero.
Ibrahimovic è stato adottato dalla città di Parigi e dal suo club, il Psg, dal 2012, quando lasciò il Milan per trasferirsi nel campionato francese. Nella ville Lumière lo svedese è considerato una divinità, un leader capace di trascinare la squadra cittadina a tante vittorie di fila in Ligue 1 e, si spera, anche in Europa. Sarà dura per Ibra tornare a Parigi dopo il doppio impegno con la propria Nazionale, un groppo al cuore che ha toccato profondamente anche un vero duro come lui.
Redazione MilanLive.it