Lasciamo da parte le polemiche, per alcuni commenti espressi quando era un giovanissimo tifoso. Gianluigi Donnarumma va giudicato solo per le parate e il talento mostrato in queste settimane, che lo hanno visto prendersi di diritto il posto da titolare tra i pali del Milan. Il sedicenne numero 99 dei rossoneri ieri era in tribuna a Novi Sad nella gara dell’Under 21 azzurra contro la Serbia, ma presto diverrà il più giovane esordiente anche nella selezione italiana.
La Gazzetta dello Sport oggi ha raccolto i pareri di 4 ex portieri del Milan, alcuni storici estremi difensori che hanno voluto elogiare i pregi e le qualità di Donnarumma. Cominciando dal ‘ragno nero’, quel Fabio Cudicini che difese la porta dei diavoli dal 1967 al 1972: “A 16 anni è già molto disinvolto, ha le giuste doti caratteriali per comandare la difesa. Non so se alla sua età sarei stato pronto, mio figlio Carlo esordì a 19 anni e ricordo quanto fosse ancora poco maturo“. Incalza il parere di Ricky Albertosi, altro storico portiere anni ’70: “Mi ha colpito la sua personalità, gioca come fosse un trentenne, ha motivazioni e reazioni fortissime. Dopo gli errori col Sassuolo ha risposto con le parate decisive con l’Atalanta, può arrivare in Nazionale“.
Sebastiano Rossi, recordman per la porta inviolata in Serie A ancora da battere, ha descritto così le doti di Gigio: “Mi piace come si rapporta alle situazione, come esulta ai gol della squadra. Farà strada, ha tutto per fare una grande carriere al Milan. Ma occhio a fare i soliti errori di esaltazione, va fatto maturare senza pressione, commetterà ovviamente anche degli errori“. Infine un secondo di lusso come Mario Ielpo ha detto la sua: “L’ho visto a San Siro e mentre si riscaldava mi ha fatto una grande impressione, è molto alto ma anche molto rapido, la velocità con cui va a terra è esaltante. Farà strada, dipende molto dalla testa“.
Redazione MilanLive.it