Fra gli scontenti in casa Milan c’è sicuramente anche Nigel de Jong. La crescita di Riccardo Montolivo ha cambiato le gerarchie di Sinisa Mihajlovic, che aveva inizialmente affidato all’olandese sia il ruolo di centrocampista di riferimento che la fascia di capitano. Le varie modifiche tattiche apportate alla squadra dal tecnico hanno coinvolto anche lui: nell’ultimo match con l’Atalanta, infatti, ha messo in fila la sua sesta panchina consecutiva. L’ultima presenza risale al 27 settembre, nella trasferta di Marassi contro il Genoa. Un dato che di certo non lo rende felice, e che mette in bilico la sua permanenza in rossonero, nonostante gli attestati di stima da parte dell’allenatore e della società tutta. Le squadre interessate a lui di certo non mancano, sia in Premier che in Bundesliga, ma imbastire una trattativa non è semplice dal punto di vista economico: il giocatore ha rinnovato in estate il suo contratto fino al 2018 e i rossoneri non hanno alcuna intenzione di fare sconti.
Ma analizziamo la situazione: merita davvero di starsene in panchina o addirittura di andar via? Ce lo siamo detti in più occasioni: il centrocampo del Milan ha bisogno di qualità. Da questo punto di vista Montolivo offre qualche garanzia in più (ma non troppo) rispetto all’ex Manchester City. Vero, verissimo, ma su altri aspetti, la presenza di de Jong in campo porterebbe giovamento alla squadra in diversi altri modi.
Sul piano psicologico: questo Milan ha bisogno di una scossa emotiva, di qualcuno che sappia reggere la situazione nei momenti di black-out. De Jong di personalità, esperienza e grinta ne ha da vendere, e in questi casi potrebbe rivelarsi un’arma in più. Qualità che aiutano anche a mantenere saldi i rapporti nello spogliatoio.
Sul piano tattico: Mihajlovic ha annunciato che, non appena si svuoterà l’infermeria, l’idea è quella di passare al 4-4-2. Eureka. Con due centrocampisti centrali si vanno sistematicamente a dividere i compiti: Andrea Bertolacci (o Montolivo) per la fase di impostazione e/o inserimento, De Jong (o Juraj Kucka) per la fase di interdizione e di recupero. In questo modo l’olandese potrà esaltare le sue qualità, senza impegnarsi in incarichi a lui non congeniali.
Diciamocelo: De Jong è un calciatore del Milan e può essere ancora molto utile a Mihajlovic. La cessione potrebbe garantire un buona plusvalenza (fu acquistato per 3,5 milioni del 2012), ma non è detto che ci siano club disponibili a sganciare quanto richiesto. Insomma, se c’è, che lo si sfrutti nel modo giusto.
di Pasquale La Ragione (segui @pasqlaragione su Twitter) – Redazione MilanLive.it