Una provinciale che domina a San Siro; l’Atalanta aveva già una tradizione positiva in trasferta contro il Milan, capace di portare a casa vari successi negli ultimi 7 confronti diretti. E ieri è arrivata la conferma che i colori orobici non sono certo un ostacolo semplice da superare per il Diavolo. La Gazzetta dello Sport ha aperto un focus tattico che analizza come il centrocampo imbastito da Edy Reja abbia messo in crisi la mediana di Sinisa Mihajlovic.
Ottima la preparazione al match da parte dell’Atalanta, praticamente mai in affanno contro un Milan più lento e statico del solito. A parte qualche accelerazione di M’Baye Niang, abile a mettere in difficoltà l’avversario diretto Cristian Raimondi, la formazione ospite ha retto bene l’urto crescendo di minuto in minuto e dominando i rossoneri nel secondo tempo. Ottima la prova del trio di centrocampo: l’olandese De Roon ha stupito tutti da mastino aggressivo e sempre vincente nei contrasti. Luca Cigarini come al solito ha diretto egregiamente l’orchestra ma la vera sospresa è il giovane Alberto Grassi, ventenne mezzala che con i suoi inserimenti ha spesso creato confusione tra centrocampo e difesa del Milan.
I numeri della sfida sono indicativi: la banda di Reja ha ottenuto il 59,4% di possesso palla, davvero clamoroso se si pensa che una cosiddetta ‘piccola’ veniva a giocare a San Siro con gli sfavori del pronostico. Poi il baricentro medio dell’Atalanta ha segnato circa 51 metri, maggiore e più alto di quello rossonero fermo a 45 metri. Coraggiosa e ostica la formazione bergamasca anche per dribbling effettuati, passaggi riusciti e persino corner battuti. Una grande prova a cui è mancato soltanto il gol della vittoria.
Redazione MilanLive.it