Come ricorda la Gazzetta dello Sport, un anno fa di questi tempi Keisuke Honda era celebrato come l’uomo in più del Milan, a sorpresa bomber implacabile di inizio stagione, con sei reti segnate in sette incontri, una media alla Carlos Bacca per intenderci. Ma il proseguo della sua stagione e le ultime prove non convincenti all’inizio della gestione Sinisa Mihajlovic sembrano aver compromesso la fiducia e la stima dell’ambiente Milan nei suoi confronti.
Pare infatti che sia scoppiato un vero e proprio caso Honda; il numero 10 nipponico ha ormai perso il posto da titolare, soprattutto dopo il passaggio al 4-3-3 che sembra modulo più adatto ad esterni puri come Alessio Cerci e Jack Bonaventura. L’ex CSKA Mosca non l’ha ovviamente presa bene e sta mostrando un malumore insolito, che di certo non guarirà stasera visto che contro l’Atalanta dovrebbe essergli preferito persino il rientrante M’Baye Niang, che sostituirà a sinistra lo squalificato Bonaventura.
Adriano Galliani ieri ha smentito eventuali richieste di cessione da parte di Honda, ma la situazione è complicata ed evidente. Inoltre Mihajlovic in conferenza stampa non ha esitato a punzecchiare il suo numero 10, dandogli la piena responsabilità delle poche apparizioni recenti: “Honda ha avuto la possibilità di giocare, ma questo è il calcio e la regole vale per tutti: nessuno è indispensabile o sicuro del posto al 100%, non abbiamo Messi o Maradona quindi si devono impegnare ogni giorno. Se non giocano la responsabilità è più loro che mia“.
Redazione MilanLive.it